E se Palazzo Ina cambiasse volto? Torna intanto la richiesta di riqualificazione nel cuore di Ragusa

Un nuovo capitolo si apre per Palazzo Ina a Ragusa? Varie Amministrazioni comunali hanno annunciato di volersene occupare. Ma servirebbe un audace piano d’intervento finalizzato a riqualificare e valorizzare questa storica struttura situata in piazza San Giovanni. L’iniziativa di cui più volte si è discusso è una trasformazione radicale, mirando a trasformare Palazzo Ina in un centro commerciale dedicato esclusivamente al settore della moda, dell’abbigliamento e dell’artigianato, ospitando marchi prestigiosi.

L’idea dietro questa proposta ambiziosa è quella di rigenerare una parte della città che da tempo versa in condizioni di degrado. Proprio in questi giorni è stato inaugurato, nei bassi del palazzo, il presidio in centro storico della Polizia Municipale. Ma sarebbe in caso solo un punto di partenza rispetto ad un progetto più ampio. In passato era stato lanciato un concorso internazionale di idee e l’immagine che vi proponiamo a corredo di questo articoli riprende uno dei progetti presentati. Di Palazzo Ina se ne occupò anche il critico Vittorio Sgarbi proponendo una facciata tutta a specchi con l’idea di far “rispecchiare” l’immagine della Cattedrale di San Giovanni.

Ed intanto sulla necessità di riqualificare Palazzo Ina parla oggi Confimprese che torna a sollecitare una nuova attenzione anche se parla di proposte, appunto, già sentite.

“Il futuro di Palazzo Ina potrebbe essere ben altro”, afferma Peppe Occhipinti, presidente territoriale di Confimprese Iblea. L’obiettivo non è più quello di essere un presidio della polizia locale con una parte dedicata alla sede distaccata del tribunale, ma di diventare un centro d’interesse con botteghe d’abbigliamento di alta moda. Questa proposta è concepita come un punto di svolta necessario per restituire a questa parte della città il ruolo di centralità che merita.

La proposta si articola su diversi punti, evidenziando la volontà di rendere Palazzo Ina un luogo di attrazione e vitalità. E si richiede un bando di gara con una proposta progettuale ben articolata sarà il primo passo per avviare questo ambizioso progetto di recupero.

Pippo Occhipinti, presidente provinciale di Confimprese, sottolinea l’importanza di un intervento di ristrutturazione su più livelli per contrastare il progressivo abbandono del centro storico. “Conservare il centro storico significa riconoscere l’importanza della trasmissione alle generazioni future del significato e del valore del nostro patrimonio culturale”, afferma Occhipinti. Egli parla di una rigenerazione urbana e culturale di Ragusa, evidenziando la necessità di un approccio multidisciplinare per affrontare le nuove esigenze.

Il presidente provinciale sottolinea che inneggiare al ritorno al passato o pensare di arrestare i processi di cambiamento è fuorviante e impossibile. “Serve occuparsi delle contingenze del presente e al contempo chiedersi quale sarà il centro storico del domani”, aggiunge. Il pieno recupero di Palazzo Ina, in piazza San Giovanni, è considerato il primo e importante tassello di questa visione di rigenerazione urbana, promettendo di aprire un nuovo e luminoso capitolo nella storia della città. Ma è anche vero che occorre immaginare, in caso, in progetto complessivo che riguardi l’intero centro storico.

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