E’ scontro fra il Comune di Chiaramonte e i sindacati: i dipendenti chiedono gli arretrati, ma la situazione è grave

Ritardi nei pagamenti degli arretrati contrattuali al Comune di Chiaramonte Gulfi. Una situazione resa ancora più complicata dalla difficile situazione che l’Ente sta attraversando in questa fase storica, con l’avvio della proposta del piano di riequilibrio finanziario. Non è andato a buon fine l’incontro chiesto dell’amministrazione comunale di Chiaramonte, guidata dal sindaco Mario Cutello, e i rappresentanti sindacali di FP CGIL e UIL EPL. L’incontro, avvenuto qualche giorno fa in video conferenza, è terminato con un nulla di fatto e un certo malumore. Il segretario della FP CGIL, Nunzio Fernadez, ha chiesto che venissero pagati gli arretrati contrattuali dei dipendenti pubblici risalenti al periodo 2019-2021. Il sindaco di Chiaramonte, ha risposto che al momento l’Ente si trova in una situazione non facile e ha chiesto di destinare quelle somme alla negoziazione dei debiti dell’Ente, così da consentire le transazioni con le ditte creditrici, con l’intento di diminuire la massa debitoria dell’Ente per scongiurare il dissesto finanziario e quindi il pericolo della messa in disponibilità del Personale in eccedenza.

Il debito del Comune di Chiaramonte, secondo le stime già fornite pubblicamente da Mario Cutello, è di circa 8 milioni e 450 mila euro. Una cifra enorme. Gli arretrati dei dipendenti ammontano a 650 mila euro ma in realtà i sindacati hanno chiesto solo 175 mila euro: “Durante l’incontro il sindaco, devo dire con molta onestà, ci ha spiegato la difficile situazione dell’Ente ma ci ha anche prospettato la possibilità di pagare, al momento, solo gli stipendi dei lavoratori vista la grave situazione finanziaria. Mentre per gli arretrati contrattuali, che sono ciò che noi chiediamo, non ci ha dato nessuna data, ha rinviato tutto sine die”.

Poi, Fernandez aggiunge: “Se dissesto deve essere, credo che sarà al di là dei 175 mila euro”. Questo perchè durante l’incontro il sindaco ha prospettato questa possibilità nel caso in cui le posizioni continuino ad essere estremizzate.

“Pur condividendo la necessità di evitare il dissesto finanziario dell’Ente, la parte sindacale evidenziava l’improponibilità di tale richiesta, che andrebbe al di là di accettabili sacrifici da parte dei lavoratori, ritenendo piuttosto necessario raggiungere un punto di equilibrio“. Infine, la parte sindacale chiede il pagamento degli arretrati contrattuali e il ripristino dell’erogazione dei buoni pasto.

LA RISPOSTA DI CUTELLO

Mario Cutello, sentito su questo argomento, ha dato la sua risposta. Innanzitutto, il sindaco si dice dispiaciuto del fatto che un incontro informale, chiesto dall’amministrazione, sia stato reso noto ai giornali. “Non si può assolutamente dare notizia di una cosa non ufficiale quando si trattava di un incontro informale che io ho chiesto per mettere a conoscenza i sindacati della grave situazione dell’Ente e per cercare insieme a loro delle soluzioni”, dichiara il sindaco. Poi, aggiunge: “Stiamo cercando di trovare tutte le soluzioni possibili e inoltre io avevo chiesto un incontro con tutti i dipendenti del Comune e non solo con alcune sigle sindacali e ciò per condividere con loro il problema. E ho intenzione di fare una seconda riunione in questo senso. La soluzione che io ho proposto è quella che darebbe all’Ente la possibilità di aggredire una parte dei debiti. Se sarà necessario, coinvolgerò tutta l’opinione pubblica su questa vicenda. Nessuno dice che gli arretrati non saranno pagati, ma sto cercando di ottenere liquidità laddove posso. Ho chiesto una mano per loro stessi, non certo per me e se il Comune si trova in questa situazione non è certo per colpa mia. E quando ancora viene richiesto il buono pasto significa non comprendere la gravità della situazione in cui si trova l’Ente. L’obiettivo principale è garantire il posto di lavoro ed evitare il dissesto”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it