È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
E’ NATO IL COMITATO SPONTANEO DEGLI STUDENTI DI GIURISPRUDENZA
15 Mag 2011 13:29
Si è costituito nei giorni scorsi a Ragusa un Comitato spontaneo degli studenti per sostenere le ragioni del decentramento universitario e reclamare un reale impegno in sua difesa da parte delle Istituzioni. In occasione della prima riunione, cui ha partecipato un nutritissimo gruppo di ragazzi di tutti gli anni del corso, i coordinatori hanno fatto il punto della situazione alla luce degli incontri tenutisi nei giorni precedenti, tra gli altri, con il presidente del Consorzio Giovanni Battaglia, il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale e il presidente della Provincia Franco Antoci. A quanto è emerso, la costituzione del tanto preannunciato Quarto Polo universitario, con sede a Ragusa, riguarderebbe un futuro «non prossimo» e, pertanto, sarebbe praticamente certa la sua non-operatività già dal prossimo anno accademico. Per soddisfare i requisiti esatti dalla Riforma Gelmini l’atto di transazione firmato lo scorso anno da Consorzio e Università, e in forza del quale è stato lasciato intatto lo status quo per l’anno accademico 2010/2011 (con tutti e cinque gli anni di corso in Giurisprudenza, in luogo del paventato esaurimento) condizionava la permanenza della Facoltà proprio alla costituzione del Quarto Polo. Secondo quanto si dice da più parti, peraltro, pare che anche laddove tale progetto dovesse partire in tempo utile (cosa oramai pressoché impossibile, dopo la fuga indietro della Kore di Enna), esso lascerebbe comunque esclusi tutti gli studenti iscritti agli anni successivi al primo.
Le difficoltà che da sempre hanno ostacolato la permanenza dell’ateneo catanese in provincia, comunque, sono state e sono di ordine principalmente economico. Per scongiurare la chiusura almeno di Giurisprudenza (quella di Agraria si dà per scontata per carenza di immatricolazioni), il Comune di Ragusa sarebbe quindi disposto a versare al Consorzio (di cui ha l’onore e onere di essere “socio fondatore”, insieme a Provincia e Alui) circa 1. 400.000 euro, più i canoni di locazione dei locali di Via Matteotti, mentre dalla Provincia spetterebbero ulteriori 1. 500.000 euro. A tali somme andranno prevedibilmente ad aggiungersi quelle annualmente stanziate dalla Regione e ripartite fra tutti i consorzi siciliani secondo il numero di corsi e di iscritti (il contributo al decentramento ragusano si aggirerebbe intorno a 1.080.000 euro, anche se nel corso degli ultimi anni esso sta rischiando di diminuire). «Il sindaco Dipasquale -ha informato Alessandro Testone, coordinatore del movimento- ci ha detto di essere disposto a impegnarsi per instaurare contatti con l’Ateneo, allo scopo di evitare la totale chiusura di Giurisprudenza nel capoluogo ibleo, tenendo tra l’altro in considerazione le disastrose ripercussioni che ciò avrebbe sulla già precaria situazione nella quale versa il centro storico».
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