Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
E’ MORTO IL MAGISTRATO SEVERINO SANTIAPICHI
17 Set 2016 10:31
Scicli e la Sicilia in lutto per la morte, stamani all’ospedale Maggiore di Modica, del giudice Severino Santiapichi. Legatissimo alla città barocca è stato giudice del processo Moro e presidente del tribunale anche durante la condanna di Alì Agcà per l’attentato a Papa Giovanni Paolo II. Era anche procuratore ad honorem della Suprema Corte di Cassazione. Aveva 90 anni, compiuto qualche mese fa. Per sette anni è stato anche vice presidente della Corte Suprema in Somalia. Ma ha anche insegnato e scritto romanzi. Negli ultimi anni svolgeva l’attività di docente a contratto all’Università Kore di Enna. Quanto alla sua passione per la scrittura ne parlava come di «un modo per farmi compagnia e per testimoniare». Sul rischio dell’essere giudice al primo processo contro le Brigate Rosse raccontò vari episodi. Uno fra i molti: la notte prima dell’avvio dormì in una Sacrestia. «Nessuno Voleva ospitare una persona che fosse nel mirino dei brigatisti».
E sulla scomparsa del grande magistrato, si registra il cordoglio dell’on. Sebastiano Gurrieri: “Sia nel suo ruolo istituzionale, da magistrato di altissimo livello per competenza e integrità morale, sia nella sua vita sociale, da uomo di grande umanità e di intenso impegno culturale, speso con rilievo nel circuito sciasciano – bufaliniano, Severino Santiapichi è stato una personalità centrale per questa provincia di Ragusa, per la quale, anche dopo il pensionamento, si è speso senza riserve, lasciando un’eredità culturale che non va assolutamente dispersa. Di questa sua grande disponibilità ha infatti potuto giovarsi tutto il nostro territorio ed è stato per me un grande onore attribuirgli da Sindaco la cittadinanza onoraria del Comune di Chiaramonte Gulfi. Da oggi, con la scomparsa di uno dei suoi numi tutelari, la popolazione iblea è più sola”.
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