E’ morto il colonnello Vito Andrea Iannizzotto, originario di Chiaramonte: aveva riportato la Venere Morgantina in Sicilia

È morto il colonnello Vito Andrea Iannizzotto. Originario di Chiaramonte, insignito di innumerevoli onoreficenze, cittadino onorario, è stato colui che riportò la venere morgantina in Sicilia.

La storia della venere morgantina è legata al colonnello Iannizzotto. La “Venere di Morgantina” asportata da tambaroli nel 1978 dal suo contesto naturale e localizzata nel 1988 presso il Paul Getty Museum di Malibù in California, vicino Los Angeles, dopo quattro anni di complesse indagini tendenti a dimostrare la provenienza furtiva della statua dal territorio italiano, con la collaborazione delle Polizie del vecchio e del nuovo continente, Iannizzotto si recò a Los Angeles per ottenere la restituzione; ma il direttore del museo fu lapidario nel diniego spiegando che l’aveva acquista per 20 milioni di dollari (all’epoca circa trenta miliardi di lire) da trafficanti internazionali di reperti archeologici.

Il lungo contenzioso internazionale tra lo Stato Italiano e quello americano, subito avviato dall’ufficiale e durato tredici anni, alla fine ha consentito il ritorno in Patria del prezioso reperto. Il colonnello Iannizzotto, all’epoca comandava il Reparto Carabinieri per la tutela del Patrimonio Culturale Nazionale. In quel periodo (1988-1992) localizzò all’estero e rimpatriò beni culturali trafugati per un valore venale di oltre ottanta miliardi di lire.

Pluridecorato per il servizio svolto anche in altri settori della polizia giudiziaria, laureato in Scienze della Sicurezza, è autore di diverse conferenze e pubblicazioni prevalentemente di contenuto tecnico-giuridico, in parte citate nell’entrocopertina. Il suo testo sulla salvaguardia dei beni culturali è considerato una sorta di bibbia per chi opera nel settore.

Nel 2017 ha ricevuto il premio Ragusani nel Mondo. Negli ultimi anni della sua vita ha vissuto in Toscana.

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