E’ guerra sull’intitolazione del museo archeologico a Biagio Pace: M5S e Pd propongono di intitolarlo ad Antonino Di Vita

E’ ancora polemica sull’intitolazione del Museo Archeologico di Ragusa a Biagio Pace, archeologo e deputato del Partito nazionale fascista. Per Stefania Campo, deputata regionale del M5S, si tratta di un “colpo di mano del governo regionale di centrodestra”.

Campo, in particolare, critica il fatto che questa decisione sia stata presa senza consultare il territorio e gli esperti locali, evidenziando la mancanza di visite dell’assessore al museo regionale e l’assenza di un confronto con la Soprintendenza e il direttore del museo.

IL MUSEO

La parlamentare ritiene che questa titolazione sia caratterizzata da gravi vizi procedurali e completamente decontestualizzata dalla storia e dalla memoria civile della provincia di Ragusa. Campo ricorda che il Museo archeologico è stato fondato da Antonino Di Vita, mentre Biagio Pace era già scomparso all’epoca della sua creazione. Inoltre, evidenzia che già nel 2012 c’era stato un tentativo di intitolare il museo a Pace, ma fu ritirato pochi giorni dopo per mancanza di presupposti storici e consultazione della Soprintendenza.

Sebbene, inoltre, Pace fosse legato a Camarina, non è stato intitolato il Museo di Camarina a lui dedicato.

LE CRITICHE ARRIVANO ANCHE DAL PD DI RAGUSA

Le critiche arrivano anche dal PD di Ragusa. Peppe Calabrese, segretario cittadino del Partito Democratico e Consigliere comunale di Ragusa, esprime la sua incredulità per la decisione di intitolare il Museo Archeologico Ibleo di Ragusa a Biagio Pace senza consultare adeguatamente il territorio. Calabrese ritiene che la città di Ragusa, guidata dal sindaco Cassì, debba opporsi a questa decisione e far pervenire la propria contrarietà alla Giunta regionale e ai parlamentari di maggioranza.

Calabrese sottolinea che, al di là dei meriti accademici di Pace nell’ambito dell’archeologia, il suo coinvolgimento nel fascismo e nel MSI rende controversa l’idea di intitolare il museo a lui. In particolare, evidenzia il ruolo di Pace come camicia nera, parlamentare del PNF, volontario nella Guerra d’Etiopia e sottotenente durante la seconda guerra mondiale.

Per questo motivo, Calabrese ha presentato un ordine del giorno impegnando l’amministrazione Cassì e il Consiglio comunale di Ragusa a prendere una posizione chiara contro l’intitolazione a Pace e a proporre invece l’intitolazione ad Antonino Di Vita, un chiaramontano con una carriera accademica rispettata e il creatore del Museo Archeologico Ibleo di Ragusa.

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