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E dalla fogna escono fuori migliaia di banconote triturate. Tubature intasate
06 Mar 2022 13:15
I fatti risalgono a luglio e a settembre 2021 da dove un impianto di depurazione a Uster, nel Canton Zurigo, sono spuntate numerose banconote triturate, ma la scoperta è stata rivelata solo in questi giorni dalla stampa elvetica. I soldi al momento corrispondono ad un importo complessivo di almeno 2'200 franchi. Le banconote maleodoranti sono dunque state sottoposte agli esperti della Banca nazionale svizzera, che ne hanno ora confermato l'autenticità. Lo ha fatto sapere la polizia cittadina di Uster. La procura del cantone ha aperto un’inchiesta per capire cosa sia veramente successo. Ma non è chiaro da dove provengano, come affermano ancora le autorità.
Volevano lavare i soldi che però era davvero troppi e hanno finito per intasare le tubature di un intero quartiere? Potrebbe essere questa l’ironica descrizione, ma per i più spiritosi non è difficile trovare altre battute, di quanto successo, dove valanghe di franchi sono venute alle luce nei mesi scorsi. Dalle informazioni disponibili, la polizia presume che i soldi siano giunti al depuratore attraverso l'impianto fognario cittadino. Si parla, come detto, di almeno 2'200 franchi. Potrebbero però anche essere molti di più. «Abbiamo trovato tantissimi frammenti di banconote, ma non sappiamo se siano tutti» spiega Enis Feratovic della polizia cittadina di Uster. Visto che nulla lascia pensare a una provenienza illecita del denaro, le banconote sostituite dall'istituto sono state affidate al locale servizio oggetti smarriti. Non è la prima volta che un simile fatto accade in Svizzera.
All'inizio dell'estate del 2017, alcuni dipendenti italiani della pizzeria del Molard a Ginevra, fotografarono e filmarono l’incredibile scoperta dove si vedono i pavimenti dei wc per uomini inondati da biglietti da 500 euro imbevuti e tagliati metodicamente con forbici. Gettate nel wc di una banca, nella filiale della Ubs in rue de la Corretterie, decine di migliaia di banconote da 500 euro erano state tagliuzzate, ostruendo completamente gli scarichi. Come se non bastasse, anche i gabinetti e i lavandini di tre locali dello stesso quartiere risultarono intasati da banconote in euro, letteralmente vomitate dai tubi di scarico. Ed anche in questo caso, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, visto che fino a questo momento non ci sono elementi per considerare come illegale la provenienza del denaro trovato nei gabinetti e nell’impianto fognario, teoricamente chi ne entra in possesso può tenerselo.
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