DUE ESATTORI IN CONCORRENZA PER SPREMERE I CITTADINI DI VITTORIA

Nei tre Sit In che abbiamo organizzato alla Serit di Vittoria abbiamo incontrato centinaia di persone. Cittadini, uomini e donne, con fasce di carte appresso, che facevano spola tra l’Agenzia delle Entrate e la Serit, a chiedere chiarimenti, a esprimere il loro risentimento, a rivendicare diritti e certezze. Noi stessi, i partecipanti ai Sit In, aderenti e simpatizzanti di Azione Democratica, Nuvola Rossa, Impegno Popolare e Partito Comunista dei Lavoratori, facevamo fatica a capire persino l’assurdità delle situazioni  che ci venivano prospettate. A parte tutte le questioni relative alla legittimità della Serit s.p.a. che esercita la riscossione dei tributi in Sicilia, poste dal giudice di Pace di Palermo, in questi giorni di contatto diretto con i cittadini, sono venute  fuori le varie contraddizioni del sistema delle riscossioni:  interessi, aggio, spese di notifica, spese procedurali, spese di cancellazione del preavviso di fermo amministrativo, spese di iscrizione dei provvedimenti cautelari,  vanno ben oltre oltre la soglia usuraia. Vi sono poi notifiche di riscossione  multiple a componenti della stessa famiglia; fermi amministrativi per pochi spiccioli; ipoteche su immobili diversi dello stesso contribuente sproporzionati rispetto all’ammontare del debito,  con la conseguente paralisi della situazione finanziaria del contribuente e in alcuni casi con la revoca degli stessi affidamenti bancari. Un caos per i cittadini, un grande affare per la Serit e gli Enti impositori. Abbiamo visto cartelle Inps per debiti di un centinaio di euro risalenti al 1985, o fermi amministrativi per 50 euro, con una approssimata assimilazione di tutti i crediti, ivi comprese le multe, i contributi Inps, in  violazione del principio che il fermo amministrativo non può essere adottato su un bene di valore notevolmente superiore rispetto al credito che con esso si intende garantire; piani di rateazione Inps al 10,50%; l’obbligo della Maxirata ad inizio del piano di rientro, e via discorrendo. Il Comune di Vittoria ha interrotto il suo rapporto con la Serit. Ciò è avvenuto non per conflitti con la Serit sui principi di tutela della cittadinanza vittoriese, ma solo per questioni relative alle anticipazioni di liquidità. Infatti, l’amministrazione comunale  invece di  muoversi per la tutela dei cittadini dagli abusi e dalle prevaricazioni della Serit, ha messo in piedi un sistema parallelo di attacco ai cittadini. La Giunta Nicosia infatti: ha inventato il famigerato Certificato di Regolarità contributiva, che ha paralizzato l’attività di tanta gente;  ha convocato una quarantina di avvocati per scatenare una vera e propria offensiva nei confronti dei cittadini morosi, senza tenere in alcun conto delle difficoltà provenienti dal fronte della Serit. Invece di approntare la difesa dei cittadini, aiutandoli con la solidarietà e azioni di consulenza legale verso la Serit,  ha approfittato del momento per saltare alle spalle dei vittoriesi. E così,  con Nicosia, i Vittoriesi hanno conosciuto questo privilegio:  il Comune  rimane Ente impositore per tasse e tributi che riscuote con Serit sino al 2008, mentre dal 2008 in poi opera direttamente per riscuotere e sanzionare, con gli avvocati e con le  altre invenzioni pubblicane escogitate, come il Certificato di Regolarità contributiva. Forse è per questo che Nicosia la musica ai Vittoriesi  gliela suona  quasi ogni sera. Lo fa per fare dimenticare loro l’amara verità di questo primato che ha regalato alla cittadinanza: due esattori per ogni cittadino: Serit e Comune di Vittoria. Un bel primato…

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it