Dopo la querela di Paolo Borrometi a Pippo Gennuso la Procura indaga ma non mancano le polemiche.

Proseguono le indagini da parte della Procura della Repubblica di Siracusa dopo la denuncia da parte del giornalista Paolo Borrometi nei confronti  dell’ex parlamentare Pippo Gennuso  per il presunto reato di diffamazione da parte  dell’esponente politico siracusano che ricordiamo resta sospeso dall’Assemblea regionale siciliana in attesa che si pronunci la Cassazione il prossimo 3 Luglio.

Alcuni organi di informazione  intanto hanno diffuso la notizia relativa ad un perquisizione e sequestro disposta nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ma è lo stesso a smentirla categoricamente.

“Il decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura di Siracusa  aveva ad oggetto la ricerca e l’acquisizione mediante sequestro del supporto audio di una conversazione avvenuta tra la blogger Valeria Micalizzi  e l’isp. della Polizia di Stato Modica Giuseppe, afferma Gennuso.  Non si è resa necessaria alcuna perquisizione perché alla semplice notifica del Decreto ho spontaneamente consegnato il supporto audio in questione:  non poteva essere diversamente in quanto tale supporto,  accompagnato da una trascrizione integrale del colloquio eseguita da un tecnico abilitato, era stato dalla stessa consegnato già da diverse settimane alla Procura della Repubblica di Ragusa in allegato ad un esposto a firma della stessa Valeria Micalizi peraltro trasmesso pure alla Procura della Repubblica di Siracusa. La circostanza della disponibilità del file audio e della relativa trascrizione da parte dell’A.G. pertanto era nota. Appare strano e inspiegabile perché la Procura della Repubblica di Siracusa  abbia avvertito la necessità di procedere mediante ordine di perquisizione e sequestro per acquisire un documento audio già nella disponibilità dell’A.G. e che era da me custodito per averlo ricevuto dalla stessa Sig.ra Micalizi”.

Gennuso parla di pretestuosità del provvedimento e di accanimento nei suoi confronti,  chiedendo persino un incontro con il procuratore capo di Siracusa per fare chiarezza. “Continuerò la mia battaglia di  verità e chiarezza, ha affermato  Gennuso, e ribadisco la mia disponibilità a fornire ogni chiarimento ed ogni elemento agli inquirenti sotto ogni forma”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it