DOPO IL GRANDE SUCCESSO OTTENUTO CON LA 26ESIMA EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE DI GIARRATANA, “GLI AMICI RO CUOZZU” PUNTANO ANCORA PIÙ IN ALTO

La valorizzazione degli antichi mestieri, l’esaltazione delle qualità del territorio, la riscoperta delle tradizioni, in un’Italia sempre più afflitta dalle contraddizioni, il piccolo esempio di Giarratana, ha lasciato tutti pienamente soddisfatti, 12mila, infatti, le presenze stimate durante il periodo natalizio.

Una vera Perla negli Iblei, con il suo Presepe Vivente realizzato dall’Associazione “Amici ro Cuozzu”, nonché “Museo a Cielo Aperto” dal 1997, nato, grazie all’Amministrazione Comunale del tempo, proprio nei luoghi dedicati al Presepe durante il periodo natalizio, con l’obiettivo di recuperare la storia, le tradizioni, gli usi e i costumi del XVIII e XIX secolo.

Un “Museo a Cielo Aperto” che nel corso degli ultimi anni, è stato un po’ trascurato, da qui la proposta dell’Associazione “Gli Amici ro Cuozzu”.

“Soltanto attraverso il recupero dei valori di un tempo, la valorizzazione della tradizione e la capacità di conservare ciò che eravamo” – affermano i componenti dell’Associazione, con in testa il Presidente Giuseppe Giaquinta e il Vice Rosario Linguanti – “si può sperare di poter puntare su un futuro più luminoso, guardando con attenzione anche alle esigenze del presente. Una proposta? La musealizzazione di questi luoghi in cui si è tenuto il Presepe Vivente sino a farli diventare polo d’attrazione per i turisti. Potrebbe essere una scommessa che impegnerebbe non solo la nostra Associazione e l’Amministrazione comunale, ma l’intera cittadinanza oltre a tutti coloro che, pur essendo di fuori Giarratana, avrebbero le carte in regola per fare sistema. Ci siamo accorti, in questi giorni, come da una realtà di grande tradizione quale il Presepe vivente, che ha celebrato il 26esimo anno di attività, si potrebbe prendere spunto per fare in modo che la Perla degli Iblei, sfruttando anche altre peculiarità quali la cipolla e il torrone, oppure le feste religiose di maggiore attrazione (San Giuseppe, Madonna della Neve e San Bartolo), calendarizzi un percorso capace di attirare l’attenzione di chi viene da fuori e vuole puntare sulle nostre tradizioni. Non è semplice, lo sappiamo. Ma questo potrebbe essere uno spunto da sviluppare. Anche per creare qualche chance ai giovani che, se vogliono una occasione, sono costretti, nell’ottanta per cento dei casi, e forse anche più, ad andare via da Giarratana”.

Gli “Amici ro Cuozzu” ringraziano, inoltre, tutti coloro che si sono adoperati per la migliore riuscita della rappresentazione del Presepe Vivente, circostanza che, già lo scorso anno, aveva consentito al gruppo di vedersi attribuito un prestigioso riconoscimento, quello di promotore del Miglior Presepe Vivente d’Italia.

“Insomma” – aggiungono Giaquinta e Linguanti – “le caratteristiche per fare bene ci sono tutte. È necessario, però, guardarsi attorno e cercare di coagulare gli interessi di una cittadina che, potenzialmente, potrebbe avere parecchie frecce al proprio arco. Noi, con l’organizzazione del Presepe, ci siamo già messi a disposizione. E potremmo intestarci anche altre sfide se tutti remassimo nella stessa direzione”.

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