Donazioni di sangue, al modello Ragusa mancano medici e infermieri

Sorpresa: nei primi cinque mesi del 2022 è stato registrato un leggero calo nella raccolta di sangue in provincia di Ragusa, storicamente una delle migliori a livello nazionale, addirittura ben sopra le media europea. Ma la causa non è una diminuita solidarietà dei donatori o la pandemia, ma la mancanza di personale medico e infermieristico conseguente l’emergenza Covid.   

Lo spiega a Ragusaoggi.it  il presidente dell’Avis provinciale, Salvatore Poidomani. “C’è un calo nei dati della raccolta da gennaio a maggio. Per noi è fisiologico, oltretutto contano i numeri di fine anno. E noi puntiamo a mantenere quelli dello scorso anno.” E che numeri: nel 2021 sono state raccolte 43.700 unità (+8% sul 2020, pari a 3500 unità), oltre 14mila di queste sono state inviate nelle zone in cui mancavano. Un record, anche considerando l’era Covid che ha stravolto comportamenti e abitudini.

Allora, cosa succede? “Ci mancano medici e infermieri. Quasi tutto il personale a nostra disposizione è stato assorbito a tempo indeterminato dal sistema pubblico sanitario per fronteggiare il Covid. Pensate che abbiamo dovuto annullare degli eventi speciali programmati per la raccolta di sangue” rivela Poidomani, che aggiunge: “In pratica è rimasto il personale nel centro di Ragusa (che raccoglie 16mila unità di sangue, in media più di 50 al giorno), mentre le nostre difficoltà sono soprattutto nei centri minori.”

L’Avis ha organizzato per domani, alle ore 11, nella sala “Di Grandi” della sede di via Vittorio Emanuele Orlando, un incontro al quale sono stati invitati i vertici dell’Asp e la deputazione regionale iblea. È soprattutto ai deputati regionali che l’Avis ragusana invia un urgente richiesta: un emendamento alla legge attuale in materia che consenta ai medici di base di collaborare con l’Associazione volontari italiani del sangue, oltrepassando dunque l’esclusività del servizio. In questo emendamento dovrà essere consentito il servizio anche agli specializzandi in medicina.

“Grazie a una convenzione, Avis utilizza personale medico e paramedico dell’Asp di Ragusa – spiega Poidomani -, ma in questo momento storico il sistema integrato Ragusa ha bisogno di altre risorse umane.”

A metà luglio, intanto, scatterà la consueta campagna estiva in tutto il territorio. Poidomani: “Da qui rivolgo un appello ai donatori di sangue e plasma, altro importante derivato salvavita.”           

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