È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DOMANI SI CELEBRA LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
24 Nov 2014 09:07
“La priorità su cui stiamo lavorando è il piano nazionale antiviolenza sulle donne. Ma non servono solo leggi. E per quanto riguarda questo aspetto sono d’accordo con la giornalista Concita De Gregorio. Bisogna cambiare le teste. Ci vuole una rieducazione sentimentale che modifichi l’assegnazione dei ruoli. La paura delle bambine di non somigliare a un ideale. La pretesa degli uomini di avere compagne conformi ai propri desideri. Per quanto riguarda, invece, il piano, lo stesso si compone di risorse pari a 10 milioni all’anno per tre annualità (2014, 2015, 2016) a cui si aggiungono 17 milioni per il 2013-2014 già erogati alle Regioni per il consolidamento e l’implementazione ai centri antiviolenza esistenti sul territorio”.
E’ la senatrice del Pd, Venera Padua, a rendere noti questi numeri alla vigilia della celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fissata per il 25 novembre. “Di fronte allo sconcerto derivante dalle notizie di violenza sulle donne – dice la senatrice dei democratici – che purtroppo continuano a scandire le nostre giornate e interrogano ancora una volta le nostre coscienze e ci spingono a riflettere e a ricercare ulteriori possibili soluzioni da adottare, è da mettere in rilievo l’azione portata avanti dall’on. Giovanna Martelli, deputata del Pd, nominata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, consigliere in materia di Pari Opportunità, che, nei giorni scorsi, è stata a Ragusa per partecipare al convegno che abbiamo promosso per analizzare il triste fenomeno che riguarda le donne che lavorano nelle serre lungo la fascia trasformata. Il Dipartimento, che dipende direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri, è impegnato su molti fronti, dal tema dei diritti civili a quello delle discriminazioni, al contrasto alla violenza alle politiche di genere, intese come promozione della cultura dei diritti”. Il piano antiviolenza, chiarisce la senatrice Padua, è la prima cosa a cui il Dipartimento ha dato precedenza. Nasce da una fonte normativa, cioè il decreto approvato lo scorso anno contro il femminicidio, e dalla contestuale approvazione della ratifica della convenzione di Istanbul.
“Da queste due importanti basi – aggiunge la senatrice Padua dopo un serrato confronto con l’on. Martelli – il piano è stato costruito in modo partecipato, attraverso tavoli tematici e si compone di azioni significative che partono dalla prevenzione della violenza sulle donne, attraverso educazione e informazione, passando dalla valutazione di rischi, dal monitoraggio del fenomeno attraverso un Osservatorio su cui sarà chiesta la collaborazione dell’Istat, fino ad arrivare alla presa in carico e al reinserimento sociale della vittima di violenza”. La senatrice Padua aggiunge, altresì, che anche nell’area iblea, da qualche tempo a questa parte, si assiste ad un incremento degli episodi che hanno a che vedere con la violenza contro le donne. “Ecco perché ribadiamo che – continua – uno dei nostri obiettivi deve essere quello di lavorare in modo complementare, a fianco delle agenzie presenti sul territorio, facendo rete, non dimenticando che le politiche di pari opportunità sono un tema per eccellenza trasversale. Mi auguro che la giornata di domani, anche sul territorio ibleo, così come risulta, tra l’altro, dalle varie iniziative in fase di organizzazione, sia un modo per riflettere e per sensibilizzare le coscienze. Ma da dopodomani bisognerà porre in essere tutte le buone intenzioni che ciascuno di noi ha manifestato. La scrittrice messicana Lydia Cacho è stata illuminante a tal proposito quando dice che, sulla delicata materia, il silenzio produce effetti persino più sgradevoli del fastidio di occuparsi ancora, di nuovo e in una ricorrenza, per giunta, di violenza sulle donne. Il silenzio uccide quanto un coltello o una pistola. E’ più nocivo del fastidio di parlare”.
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