Questo giovedì la solenne processione del patrono San Giovanni Battista. Ecco il messaggio del vescovo Cuttitta

 Ragusa si affida ancora al suo patrono San Giovanni Battista. Lo fa attraverso una solenne processione. Migliaia di ceri votivi illumineranno domani il percorso rendendo visibili la fede e la devozione che legano la città al suo patrono. Sentimenti di religiosità che hanno vinto il passare dei secoli e che si rinnovano ogni anno.

Il programma e la processione. La processione con i ceri votivi (come ogni anno viene caldamente raccomandato di usare ceri bianchi per evitare un eccessivo gocciolamento della cera) avrà inizio alle 18.30. Aprirà il corteo l’Arca Santa e, dopo i ceri dei fedeli, uscirà dalla cattedrale il simulacro di San Giovanni Battista, seguito dal vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, dalle autorità, dal capitolo della cattedrale, dal clero e dai religiosi e le religiose. La processione toccherà corso Italia, via Felicia Schininà, via G. B. Hodierna, via Mariannina Schininà, via Sant’Anna, via Mario Rapisardi, corso Vittorio Veneto, piazza San Giovanni, corso Italia. Al rientro, previsto il tradizionale saluto del vescovo, lo spettacolo pirotecnico sul sagrato della cattedrale e lo spettacolo di videomapping. Seguirà, alle 22, in piazza San Giovanni, il concerto dell’orchestra di fiati ‘‘San Giorgio Città di Ragusa’’, diretta dal maestro Giacomo Antonio Palermo e, alle 24, la chiusura con lo spettacolo di fuochi pirotecnici sul ponte San Vito, eseguiti dalla ditta Chiarenza di Belpasso.

Le sante messe in cattedrale. In cattedrale le sante messe saranno una ogni ora dalle 7 alle 11 (quest’ultima sarà presieduta dal vescovo e animata dalla corale della cattedrale diretta da Giovanni Giaquinta con all’organo il maestro Giorgio Occhipinti), alle 12.15, alle 17.30 e alle 22.30.

Il messaggio del vescovo. Nel suo messaggio, monsignor Carmelo Cuttitta ricorda come «la festa del nostro patrono San Giovanni Battista ci aiuti a comprendere che, malgrado a volte si possa sperimentare l’impoverimento e la frammentazione delle relazioni», dobbiamo impegnarci «a vivere la prossimità come la forma più attuale per trasmettere il patrimonio di fede e cultura tra le generazioni». Il vescovo dipinge quindi il volto di una «comunità fraterna», incoraggiando tutti a «frequentare la scuola dei poveri e degli ultimi dove si riconosce chiara la presenza di Dio». A San Giovanni il vescovo chiede di «educare il cuore» affinché Ragusa possa essere all’altezza di questo compito così esigente.

Il messaggio del sindaco. Anche il sindaco Giuseppe Cassì ha rivolto un messaggio alla città in occasione della festa del patrono, sottolineando come San Giovanni «parli fortemente anche ai nostri giorni». Il sindaco evidenzia anche come «le celebrazioni promosse dalla Cattedrale rappresentino per la nostra comunità un momento di partecipazione forte, spontaneo, vibrante. Una significativa espressione della nostra identità più profonda che pervade le strade e le famiglie».

Gli eventi collaterali. Anche nel giorno della solennità del martirio di San Giovanni Battista, sarà possibile visitare, con orario continuato sino alle 23, la mostra “Artisti iblei per San Giovanni’’, allestita al polo mussale di Palazzo Garofalo.

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