Divieto di balneazione a Branco Grande e Kamarina: “Parametri fuori legge, possibile reato ambientale”

Acque non idonee alla balneazione e possibile inquinamento di origine privata. Con l’ordinanza sindacale n. 693, il Comune di Ragusa ha disposto il divieto di balneazione per due tratti di costa: Branco Grande e Kamarina Villaggio, frequentate ogni estate da centinaia di bagnanti.

La decisione, spiega il sindaco Peppe Cassì, si è resa necessaria a seguito del superamento dei limiti previsti per la qualità delle acque marine: “In assenza di impianti di depurazione comunali in quelle aree, è verosimile che l’origine del problema sia da ricondurre a sversamenti irregolari da parte di soggetti privati. Abbiamo già informato le autorità competenti per avviare accertamenti e individuare i responsabili, perché la situazione potrebbe configurare ipotesi di reato ambientale”.

Bandiere rosse fino a nuovo ordine

Il divieto resterà in vigore fino al ripristino dei parametri entro i limiti di legge. Intanto, sono scattati i controlli ambientali e l’attivazione di un monitoraggio continuo delle acque, che proseguirà nei prossimi giorni. L’obiettivo è garantire la sicurezza di residenti e turisti, e riaprire le spiagge non appena le condizioni lo permetteranno.

Allarme inquinamento: scattano le indagini

L’episodio accende nuovamente i riflettori sul tema della gestione dei reflui e del controllo delle attività private lungo la fascia costiera, in una zona di alto pregio naturalistico e turistico. “Chi inquina il mare danneggia l’ambiente, la salute e l’economia locale. Vogliamo che siano accertate le responsabilità” – conclude Cassì.

Le autorità ambientali e le forze dell’ordine sono ora al lavoro per identificare eventuali scarichi abusivi, mentre il Comune invita la popolazione a rispettare il divieto e a evitare la balneazione nei tratti segnalati.

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