Disoccupazione, pochi investimenti e poca cultura. Ecco perché Ragusa è 80° per vivibilitá

A seguito di una ricerca condotta dal Lab24 de il Sole 24 Ore, che ha trovato ampio spazio all’interno di telegiornali e giornali di tutta Italia, è stata decretata Milano come la città più vivibile del Belpaese. Ragusa, costantemente prima tra le ex provincie della Sicilia, non è andata oltre l’ottantesimo posto in una classifica generale di 107 provincie. Un risultato di certo poco lusinghiero per il nostro territorio ma che, a ben vedere i vari ambiti colpiti dalla ricerca non stupisce più di tanto ed ha al suo interno anche punti di eccellenza nazionale.

La ricerca sulla qualità della vita nel 2019 si è basata su sei parametri principali: ricchezza e consumi, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, affari e lavoro, demografia e società e cultura e tempo libero.
All’interno di ognuna di queste macro aree poi ci sono diversi indicatori che, sempre secondo il Sole 24 Ore, stabiliscono la qualità della vita in una provincia. Analizziamo allora insieme i vari posizionamenti di Ragusa:

Ricchezza e Consumi (96°):
La classifica di ricchezza e consumi vede Aosta al primo posto seguita da Milano e Bolzano. Ragusa dal canto suo non supera il 96esimo posto. Una figuraccia insomma. Tocchiamo quasi il fondo, posizionandoci al 101esimo posto per depositi bancari pro capite, la stessa posizione per il rischio di finanziamenti, mentre raggiungiamo il 97esimo posto per la spesa delle famiglie per beni di consumo durevoli.  Uniche note positive all’interno della categoria di Ricchezza e Consumi sono il 51° posto per la variazione del reddito medio dal 2007 al 2017 in cui il territorio di Ragusa ha perso “solamente” lo 0,2% (51°) e il 15° posto per la spesa di locazione per appartamenti nuovi di 100mq in zone centrali e semi centrali del capoluogo. Come dire, non c’è lavoro né ricchezza, ma gli affitti almeno sono bassi. Bene così, diciamo.

Ambiente e Servizi (89°):
Non ci va molto meglio per la categoria di Ambiente e Servizi, in cui siamo terzultimi in Italia se si considera la spesa sociale degli enti locali, 13,8€ pro capite. Ragusa raggiunge il 40° gradino nazionale per quanto riguarda la produzione di rifiuti urbani pro capite e la capacità di depurazione delle acque. Non proprio eccellenze, ma almeno non siamo i fanalini di coda. Come detto precedentemente, viviamo dunque in un territorio senza ricchezza e senza servizi per l’ambiente ma ci posizioniamo tra le eccellenze italiane per il poco consumo di farmaci per ipertensione, posizionandoci all’ottavo posto. Non c’è ricchezza ma non si soffre poi troppo di ipertensione. Le buone notizie continuano.

 

Giustizia e Sicurezza (76°):
Se con 2.946 cause civili ogni 100 mila abitanti siamo tra gli ultimi in Italia per indice di litigiosità, non possiamo certo sentirci orgogliosi neanche per il 79° posto per i furti di autovetture e soprattutto il 74° posto per le violenze sessuali di ogni genere, 8,4 denunce ogni 100 mila abitanti. Ci salviamo, o per lo meno miglioriamo, per quanto riguarda le rapine, “solo” 18,7 denunce ogni 100 mila abitanti (37°) e per le truffe e frodi informatiche in cui risaliamo fino al ventiduesimo posto. L’indice di criminalità ci fa nuovamente scendere fino al 52° posto in Italia mentre ci confermiamo bravi riciclatori di denaro, raggiungendo il poco invidiabile 83° piazzamento.

 

Affari e Lavoro (87°):
Ragusa è 8° in Italia per copertura di Banda Larga, il 90% del territorio è coperto o almeno è segnalato coperto. Bah. Le buone notizie finiscono qua. 100° per presenza di startup innovative, penultimi in Italia per il rapporto tra sofferenze e finanziamenti concessi, 93° per tasso di disoccupazione, 85° per tasso di disoccupazione giovanile, 81° per tasso di inattività, 82° per imprese che fanno e-commerce. Potremmo continuare ancora ma preferiamo pensare che gli affitti costano poco.

 

Demografia e Società (22°):
Senza dubbio i migliori piazzamenti per il nostro territorio arrivano all’interno della categoria Demografia e Società. Non certo per il livello di studio, 94° in Italia, né purtroppo per la speranza di vita alla nascita (89°). Le buone notizie vengono invece dal settimo posto per indice di dipendenza degli anziani e l’indice di vecchiaia. Non siamo poi così vecchi insomma, considerando anche il quinto posto nazionale per tasso di natalità. Finalmente una buona notizia. Siamo quinti a livello nazionale anche per il numero di famiglie numerose e restiamo nella top ten italiana per il numero di famiglie e convivenze.

 

Cultura e Tempo Libero (87°):
Tanti figli insomma, ma che purtroppo non avranno certo molto da fare se si pensa che il territorio di Ragusa si assesta tra gli ultimi posti nazionali per numero di biblioteche (106°). L’offerta culturale di concerti è bassissima, 0,3 spettacoli ogni 1000 abitanti (88°). Niente arte ed esposizioni, 0 spettacoli ogni 1000 abitanti, e solo la metà dei nostri “numerosi” bambini è iscritta a scuole dei vari sport (85°). Unica consolazione il buon posizionamento (31°) per la qualità ricettiva delle strutture alberghiere e per il numero di librerie (56°) con 9,4 librerie ogni 1000 abitanti.

Questi in sintesi i risultati del nostro amato territorio. Negativi senza se e senza ma. Di certo potrebbero essere ancora peggiori se il Sole 24 Ore decidesse di inserire tra i vari indici presi in considerazione anche il numero e la qualità delle infrastrutture: dai chilometri di autostrada presenti sul territorio (0 km nel 2019) o la velocità di percorrenza dei treni (……..quali treni?).
Se per qualcuno essere al primo posto in Sicilia può sembrare un risultato positivo, forse non sa che ci troviamo stabilmente nella parte bassa della classifica e che questo trend non cambia da troppi anni. Se nel 1990 Ragusa si piazzava al 77° posto per la qualità della vita, nel 2014 al 75°, nel 2018 al 73°, l’ottantesimo posto del 2019 non dovrebbe far sorridere ma piuttosto pensare, senza correre il rischio però di aumentare l’ipertensione!

Marco Dell’Albani

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