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DISAGI ALL’UFFICIO UTA DI POZZALLO
23 Feb 2017 16:46
Egregi Signori come è ben noto alle SS.LL. in indirizzo, in data primo luglio dello scorso anno in provincia di Ragusa è stato istituito l’Ufficio Territorio Ambiente (UTA). Un atto molto importante per la nostra provincia che, così, si è resa autonoma anche dagli uffici di Palermo.
Di fatto il nuovo ufficio UTA raggruppa anche quello del Demanio Marittimo consentendo un maggiore controllo del territorio e certamente anche una agevolazione del servizio agli utenti.
Sin da subito lo scrivente, come tutti i concessionari balneari, che sono tanti, ha lodato pubblicamente la scelta della giunta regionale ed in particolare quella dell’Assessore regionale al Territorio e Ambiente, dottore Maurizio Croce. Il neo ufficio UTA, con immediatezza, è stato allocato in Piazza degli studi di Pozzallo, in un locale del Comune. Una sede individuata, a quanto è dovuto sapere allo scrivente, solo per un breve periodo, nelle more di un trasferimento in una nuova e idonea area.
Posto quanto sopra, oggi, però, sono costretto lamentare il perdurare delle difficoltà ancora in essere nell’Ufficio UTA che mi risulta sempre ospite del comune di Pozzallo. Tanto è vero, infatti, che detto ufficio è ubicato all’interno di un locale molto angusto, senza alcuna apertura se non la porta di ingresso, e addirittura attiguo ad un locale esterno utilizzato come deposito delle cisterne di adduzione per le pompe antincendio. Ciò che appare più ridicolo è che l’ufficio non è provvisto di alcuna sala d’attesa per gli utenti che, così, sono costretti a stare fuori e per di più in piedi, con qualsiasi condizione climatica. Lascio immaginare il disagio. In questa “stanza” adibita ad ufficio, non idonea per i motivi di cui sopra e per altri ancora e che ospita giornalmente i dipendenti regionali e gli utenti tutti, non funzionano nemmeno i telefoni cellulari, ragion per cui tutti si è costretti a tenere i propri apparecchi telefonici su una sedia, vicino all’uscita (vedi foto).
È sconcertante, davvero, che un ufficio così importante e che rappresenta la Regione Sicilia nel terzo millennio si presenti in queste condizioni. Inaccettabile!
Eppure anche noi ragusani paghiamo le tasse come gli altri siciliani. Ma ciò che è ben più grave, è che l’ufficio UTA della Regione non consente l’accesso alle persone disabili perché come si evidenzia dalla foto, gli ingressi, sia esterno che interno, sono muniti di gradini.
A completamento della discriminazione perpetrata in proposito, una persona disabile non può nemmeno usufruire dell’unico servizio igienico esistente, considerato che è oltre diversi gradini, con l’aggravante di un unico servizio igienico sia per uomini che donne. Un dovere civile e morale prima di un obbligo di legge. L’accessibilità va garantita sia agli uffici pubblici che ai servizi.
Ho appreso notizia che già da diversi mesi l’ufficio UTA della provincia di Ragusa avrebbe dovuto essere trasferito nei nuovi locali dell'”ISAP” ex “ASI”, sempre a Pozzallo. Uffici che, addirittura, sarebbero dati in forma gratuita, nuovi e del tutto idonei, con accessibilità garantita e servizi igienici decenti. Trasferimento, però, che non può avvenire a seguito di una spesa di circa cento mila euro necessaria per rendere i nuovi uffici a norma di legge, per la sicurezza tra cui gli impianti elettrici. Un trasferimento già sancito anche da un regolare contratto sottoscritto tra le parti ma che mai potrà avvenire finché la Regione Sicilia non provvede a stanziare le necessarie somme per il dovuto adeguamento.
A questo punto mi chiedo, Egregi Signori, quale sia il motivo per cui è stato istituito l’Ufficio UTA nella nostra provincia? Un ufficio decantato in “pompa magna” per poi lasciarlo ancora in queste condizioni che oso dire davvero pietose?
Auspico un immediato intervento per far si che la nostra provincia non sia, ancora una volta, penalizzata rispetto alle altre della Sicilia, affinché noi utenti che paghiamo le tasse possiamo attingere ai servizi della regione nella nostra provincia ma in uffici idonei e non in una “stanza” in comodato d’uso, stile terzo mondo come quella ancora in essere a Pozzallo dove una persona con disabilità, non solo non può nemmeno accedere, ma nemmeno può disporre, se necessario, di un servizio igienico.
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