Diciassettenne rapito a Vittoria: gli indagati scelgono la via del silenzio

Sono comparsi in video collegamento davanti al gip Luigi Barone e hanno tutti scelto il silenzio; si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Si tratta di Gianfranco Stracquadaini, 50 anni (ex latitante coinvolto anche nel tentato omicidio di un ex collaboratore di giustizia ad aprile del 2024) , Stefano La Rocca, 23 anni, e Giuseppe Cannizzo, 40 anni, (difesi rispettivamente dagli avvocati Rosario Cognata, Matteo Anzalone e Alessandra Di Raimondo), arrestati perché fortemente indiziati di essere stati gli autori del rapimento del diacassettenne di Vittoria, avvenuto lo scorso 25 settembre.

Sono accusati in concorso tra loro di sequestro di persona a scopo di estorsione, furto aggravato, porto e detenzione illegale di armi da fuoco.  Il 17enne – figlio di una famiglia di commercianti nel settore ortofrutticolo – era stato raggiunto da un commando con due autovetture, mentre stava passando la serata con alcuni amici nelle vicinanze della sua abitazione.

Venne chiamato per nome e costretto a salire su una delle due macchine. Il commando si dileguò assieme al ragazzo a cui venne imposto di lasciare il cellulare per evitare l’aggancio con le celle telefoniche e l’individuazione del covo. La liberazione avvenne dopo nemmeno 24 ore. I malviventi abbandonarono il ragazzo per strada; un amico del giovane lo notò camminare nel buio e gli diene assistenza, accompagnandolo al commissariato dove al momento si trovavano i suoi genitori 

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