È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“DIALOGO SI’ MA NON SU QUESTI PRESUPPOSTI”.
09 Apr 2014 08:43
“Sembra proprio che la montagna abbia partorito il topolino. La segreteria del Pd, nello sforzo di produrre un documento aggregante, è riuscito nel non facile intento di stendere un piano programmatico che, di fatto, allontana ancora di più le forze che, come la nostra, facevano parte della coalizione vincitrice al ballottaggio del 2011”. Lo dice il capogruppo consiliare dell’Udc di Vittoria, Daniele Barrano, assieme ai consiglieri Santo Cirica, Franco Caruso e Salvatore Sanzone, facendo riferimento al documento di verifica politico-amministrativa diffuso l’altro ieri dal Partito Democratico. “Anche se disponibilità potrebbe esserci al dialogo – afferma Barrano con gli altri consiglieri – sono i presupposti ad essere sbagliati, gli stessi presupposti che di fatto hanno allontanato le forze politiche che avevano condiviso un percorso comune con il sindaco Nicosia e che, dopo avere valutato con attenzione la vacuità dell’azione amministrativa, hanno deciso, giustamente, di prendere le distanze da un’Amministrazione che stava diventando sempre più autoreferenziale, senza nessun tipo di confronto efficace con gli alleati, che doveva servire a predisporre delle azioni di rilancio per il nostro territorio”. “Prendiamo atto adesso – continuano i consiglieri dell’Udc vittoriese – della volontà dei democratici di avviare un dialogo che possa costituire piattaforma comune per un eventuale rilancio amministrativo. Ma le basi su cui poggia questo dialogo sono molto deboli, così tanto che renderebbero incapace la prosecuzione su una linea che abbiamo già visto essere parecchio deficitaria e assolutamente perdente, proprio perché improduttiva nei confronti della città. E’ chiaro che noi, proprio perché il nostro primario interesse resta Vittoria, non ci tiriamo indietro ma non possiamo fornire già a priori il nostro assenso rispetto a percorsi che, così come contemplato dal documento diffuso in queste ore dal Pd, rischiano di ricalcare percorsi già noti e niente affatto proficui. Per la serie il lupo perde il pelo ma non il vizio, rischieremmo di trovarci impelagati, ancora una volta, in un itinerario che nulla avrebbe da aggiungere rispetto a laboratori politici che già conosciamo e il cui esito, in termini di fallimento, sarebbe scontato. Abbiamo già indicato quali sono le nostre priorità per la città, a cominciare dallo schema di massima del Prg, dalla crescita economica e dall’attenzione supplementare, anche e soprattutto ai fini turistici, da riservare a Scoglitti. Ma affinché questi obiettivi possano essere raggiunti, la prospettiva di sedersi assieme deve essere un’altra. Per l’Udc è imprescindibile un azzeramento della Giunta perché si possa arrivare a calibrare con la massima attenzione la serie di interventi di cui Vittoria ha bisogno da qui alla fine del mandato dell’attuale Amministrazione. Come partito, inoltre, in alternativa rispetto alla prosecuzione di un cammino comune, non vedremmo neppure male l’opportunità di costruire una pianificazione per la Vittoria del domani, facendo tesoro di tutti gli errori compiuti dall’attuale Giunta municipale, cercando di coinvolgere la base, e per base intendiamo la cittadinanza. La politica viaggia, in questi ultimi tempi, a velocità altissima e Vittoria deve essere in grado di assecondare i cambiamenti. Cosa che il Pd con l’attuale Giunta hanno dimostrato di non saper fare, prova ne siano le continue defezioni registratesi di recente. La “chiamata alle armi” dell’attuale segreteria, che sembra, invero, un tentativo all’insegna dell’ultima spiaggia di fare quadrare i numeri in Consiglio, potrebbe, dunque, non essere sufficiente per risolvere un problema che esiste alla base. Disponibili al dialogo, dunque, sì, ma a ripetere gli stessi errori del passato noi non ci stiamo: che tutto ciò sia ben chiaro agli amici del Partito Democratico”.
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