È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DI NUOVO A RILENTO I LAVORI DELL’AUTOPORTO
19 Nov 2013 10:54
La Giunta regionale, com’è noto, ha deliberato di approvare il collegamento dell’aeroporto di Comiso e dell’autoporto di Vittoria da una parte con la Ss 114 e dall’altra con la Ss 115. L’opera dovrebbe costare 115.800.000 euro. Di questi 81.060.000 euro sono contributi dello Stato e 34.740.000 euro cofinanziati dalla Regione. L’atto è sicuramente importante e, oltre a far arrivare altre somme nel nostro territorio, mira a colmare una lacuna importante del sistema infrastrutturale ibleo. “Accanto a questa buona notizia ci pare che, ma forse è solo una nostra impressione – dice il presidente della Cna territoriale di Vittoria, Giuseppe Santocono, con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio – i lavori di realizzazione dell’autoporto stiano andando un po’ a rilento. Il primo stralcio della struttura dovrebbe essere pronto nella primavera prossima, ma sono parecchie le cose ancora da fare. Ci sono forse problemi? Rivolgiamo un invito cortese all’amministrazione ma soprattutto al Rup dell’opera: si verifichino i tempi e, se ci sono ritardi, si individuino delle soluzioni. Nel contempo sarebbe importante capire l’iter del progetto del secondo stralcio. Pare che alla Regione nessuno ne sappia nulla. Comunque, la nostra organizzazione di categoria sta verificando con il dipartimento competente. Infine, ribadiamo con forza che sarebbe utile avviare una sorta di tavolo fra le amministrazioni comunali di Vittoria, Comiso, Pozzallo con la Cna. Aeroporto, autoporto e porto devono essere messi in collegamento. Lo sviluppo di quest’area passa anche dalla capacità di saper smistare traffico e merci lungo le direttrici dell’Europa, del Medio Oriente e del Nord Africa. La posizione geografica ci aiuta molto. Serve, però, l’impegno di una classe politica che sappia individuare e snellire percorsi, progetti e finanziamenti”.
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