Di Maio ha incontrato i compagni di scuola di Alessio e Simone. La Dirigente: “serve un esercito, ma di maestri”

Sulla tragedia che ha colpito Vittoria, e che ha visto due bambini letteralmente strappati alle loro famiglie ed alla loro vita, molto è stato detto e scritto. I funerali del piccolo Simone D’Antonio, in particolare, hanno attirato l’attenzione di tutti i media nazionali, vista la partecipazione del vicepremier Luigi Di Maio. 

Tuttavia, proprio dopo quei funerali, si è tenuto un vertice di cui, fino a poche ore fa, quasi nessuno era a conoscenza.  Di Maio ha infatti incontrato, in forma privata, una rappresentanza dell’Istituto Portella della Ginestra, nella Sala degli specchi di Palazzo Iacono, sede del Municipio. 

La delegazione scolastica, guidata dalla dirigente, Daniela Mercante e dal provveditore agli Studi di Ragusa, era composta da una rappresentanza di compagni di classe di Alessio e Simone D’Antonio, alunni di quell’Istituto, e dal Consiglio di Istituto. 

 

Di Maio ha ascoltato gli interventi e le richieste della Dirigente e del Provveditore, soffermandosi in particolare ad ascoltare i bambini,  ai quali ha rivolto qualche domanda, stimolando un loro intervento. Inoltre, si è detto da subito disponibile per la risoluzione di alcune problematiche che – ha detto – “conosce fin troppo bene  in quanto figlio del Sud e di una dirigente scolastica”.

 

“Il nostro Istituto – ha esordito la dirigente Mercante nel suo intervento – ha subito una gravissima perdita. Simone e Alessio erano nostro alunni, sempre con il sorriso in bocca e disponibili verso i compagni di classe e le maestre. La nostra ferita è grande e non sarà facile far rielaborare il lutto ai bambini. Per questo ci occorre un team di psicologi che ci aiutino a far comprendere e rielaborare quanto successo alla comunità scolastica”.

 

Richieste chiare, quelle avanzate dalla Dirigente, che puntano al cuore del problema: far sì che da questa tragedia possa rinascere la speranza di un cambiamento e di un vero riscatto sociale. Di concerto con il Provveditore, sono state richieste misure straordinarie che assicurino alla suola vittoriese tutta uno speciale patrocinio e sostegno economico per la realizzazione di attività culturali e didattiche quali rassegne teatrali e cinematografiche, l’acquisto di libri per incrementare le biblioteche scolastiche ed incentivare la lettura quale fonte di cultura.

L’Istituto Portella è, tra l’altro, sede dell’Osservatorio d’area per la dispersione scolastica. Per questo è stato chiesto al Ministro anche l’implementazione di risorse umane e finanziarie per garantire un buon servizio, al fine di monitorare e abbattere il fenomeno.

Tra le altre richieste anche quella di garantire un secondo corso ad indirizzo musicale, dato che Alessio era un batterista e desiderava tanto entrare a far parte dell’orchestra dell’Istituto. “Una richiesta- è stato ricordato- più volte presentata, ma mai assecondata a causa della carenza di organico e di risorse economiche.

“Più che l’ intervento armato dell’esercito, come da molti auspicato, – ha detto la Dirigente-  occorrerebbe, per dirla usando le parole Bufalino, un esercito di maestri. Occorre ridare speranza a questo territorio, ripartendo dalla scuola, dalle sue strutture, dai suoi progetti.

Solo la cultura potrà salvarci dall’imbruttimento di questi tempi e permetterà ai nostri figli di crescere in un mondo più bello e migliore, perché – sempre per citare il buon Bufalino – ho imparato a non rubare ascoltando Mozart”.

Secondo il racconto dei presenti, Di Maio si è mostrato interessato ed ha accolto ogni proposta con garbo, mettendosi da subito a disposizione garantendo un immediato intervento in termini di risoluzione delle difficoltà e delle varie problematiche. Lo stesso vicepremier  ha inoltre invitato i ragazzi e la delegazione scolastica a Roma a visitare la Camera dei Deputati, mettendosi a disposizione anche come “cicerone”.

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