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DENUNCIATI DUE PREGIUDICATI PER LA SOTTRAZIONE DI OGGETTI ANTICHI
22 Mag 2014 10:15
Dopo una serie di ripetuti furti ai danni di una casa in ristrutturazione in c.da Margitella, in territorio di Comiso, la polizia di Stato, grazie anche al supporto del risoluto proprietario della tenuta, è riuscita ad individuare e a denunciare due pregiudicati: C. G. ragusano del 1976 e C.M. vittoriese del 1987 già noto alle forze dell’ordine sin da quando era minore.
I fatti:
Qualche giorno fa ignoti malviventi hanno divelto il catenaccio del cancello in ferro della dimora ed asportato una pilozza in pietra di Comiso antica, un collo di pozzo antico in pietra e danneggiato un contenitore antico in pietra (il cosiddetto scifo).
La vittima, senza perdersi d’animo, ha costruito alcuni “offendicula” (oggetti che permettono la difesa privata di immobili) per creare problemi agli pneumatici delle auto dei ladri, nel caso in cui fossero tornati.
Così in effetti è stato, e stavolta hanno portato via un’altra pilozza antica in pietra, un altro collo di pozzo, due scifetti piccoli antichi rotondi, due scifetti antichi rettangolari,uno quadrato e una bacheca evotiva stile antica in pietra scolpita con inciso la data 1836.
Gli offendicula però hanno avuto il loro effetto ed un furgone bianco FORD Transit, con i due pneumatici anteriori scoppiati, è stato poi ritrovato nelle vicinanze dalla polizia.
Gli investigatori del Commissariato, ricostruendo l’accaduto, hanno potuto appurare che dopo il furto ed il danneggiamento del furgone, al quale era state tolte le targhe nel maldestro tentativo di non risalire al proprietario, i ladri avevano trasferito gli oggetti trafugati dal furgone ad un motocarro per poi assicurali in non meglio precisati locali.
A seguito di accertamenti effettuati tramite la banca dati delle forze dell’ordine si è risaliti al contraente dell’assicurazione che risultava essere tale C. G. ragusano del del 1976 pregiudicato ed in uso ad un altro pregiudicato vittoriese ma residente a Ragusa ed imparentato con il CG. Si tratta di CM vittoriese del 1987.
Gli accertamenti effettuati anche sui tabulati dei numeri di telefono dei pregiudicati hanno anche permesso di appurare che entrambi in orario vicino e successivo al furto erano esattamente nella zona in cui erano stati commessi i furti, a confermare il tutto i dati relativi alle cella d’aggancio delle utenze telefoniche.
Alcuni giorni dopo gli impuniti ladri hanno ulteriormente tentato di rubare altri oggetti antichi ma questa volta sono stati colti sul fatto dal proprietario che immediatamente ha allertato il 113.
Molto probabilmente, però, l’indomito comisano è stato visto dai ladri in fuga, perché subito dopo ha ricevuto una telefonata anonima con una frase offensiva e infamante.
Successivi accertamenti hanno permesso anche di individuare, sempre in C.M., il fautore della telefonata minatoria e pertanto vista la concomitanza degli eventi e la dinamica ricostruita dalla Polizia anche come l’autore di quest’ultimo tentativo di furto.
I due uomini sono stati denunciati anche per ingiurie e minacce.
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