DECRETO MILLE PROROGHE ED INEFFICIENZA AGEA

Nonostante l’ok dichiarato da tempo dalla commissione Agricoltura in Parlamento, le Commissioni al Bilancio e agli Affari istituzionali hanno negato il via libera alla tassa agevolata sul gasolio utilizzato nelle serre ed al fondo di ottanta milioni di euro per gli allevatori. Si tratta di due proposte che costituivano appunto il pacchetto agricoltura contenuto nel decreto Milleproroghe approvato nei giorni scorsi in Senato. Unica proroga approvata nel pacchetto e relativa al settore primario è quella delle multe latte, il cui pagamento è stato rimandato ulteriormente al 30 giugno 2011.

“Il rifiuto più sorprendente, e che delude le legittime attese degli imprenditori ragusani – sostiene il presidente di Confagricoltura Ragusa, Sandro Gambuzza – è stato quello della tassa agevolata sul gasolio, attesa da oltre due anni e già approvata in numerosi Paesi europei, con il benestare dell’Ue: a causa di un’apertura di infrazione da parte della stessa Ue, da circa un paio d’anni i produttori in serra non godono più dell’accisa zero”.

Come se ciò non bastasse, ad acuire ulteriormente il malessere degli imprenditori agricoli della provincia di Ragusa è intervenuta anche l’Agea. Grave, infatti, si può definire la questione che riguarda i pagamenti delle pratiche del Psr Sicilia 2007/2013 che dipendono appunto dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.

“L’ente burocratico – continua Gambuzza – ha probabilmente messo in liquidazione una serie di pagamenti entro il 31 dicembre 2010 solo al fine del raggiungimento del limite utile ad evitarne il disimpegno, sospendendo tutti gli altri. Tutto ciò sebbene le imprese agricole siano state chiamate a stipulare, da oltre due mesi, apposite ed onerose fideiussioni per le liquidazioni delle anticipazioni sui propri progetti presentati a valere sul Psr. Ciò pone gli imprenditori agricoli della nostra provincia in notevole difficoltà avendo gli stessi anticipato consistenti somme perché erano sicuri di ricevere il contributo in tempi brevissimi”.

Ancora una volta, l’associazione degli imprenditori agricoli ragusani rivolge alle rappresentanze politiche del territorio un accorato appello affinchè possano farsi parte diligente, a tutti i livelli di governo, nella risoluzione di tali gravi problemi che, come altre volte denunciato, stanno mettendo definitivamente in ginocchio l’intero comparto ragusano.  

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