Decoro urbano nel cuore della città di Ragusa. Ecco i paletti per rimuovere le brutture che danno un senso di abbandono al tessuto urbano

La delibera è della giunta Cassì e rappresenta un atto di indirizzo volto a recuperare l’immagine di una città ordinata e non abbandonata a se stessa o all’incuria di chi dovrebbe puntualmente intervenire per garantire ordine e pulizia. L’intento è quello di dismettere i “ruderi urbani” riconducibili ad impianti pubblicitari per attività del centro storico che hanno chiuso i battenti.

Si và verso un processo concreto di rigenerazione urbana.

Lo spiega la stessa Amministrazione nel suo provvedimento che parla di “promozione di una mentalità di cura e rispetto dell’ambiente nel centro storico di Ragusa e di avviare un percorso di rigenerazione urbana, di pulizia e di decoro, intervenendo sul clima di abbandono che si percepisce nel cuore della città”. Via, allora, tutte le insegne d’esercizio delle attività cessate, meglio intese come “ruderi urbani”, nell’area del centro storico di Ragusa; “ruderi urbani” che comprendono le insegne a bandiera e quelle poste parallelamente ai prospetti, di qualsiasi materiale realizzate e di qualsiasi dimensione; totem, impianti luminosi obsoleti, targhe professionali da studio e targhe uffici, vetrofanie, bacheche ed elementi aggettanti di natura estranea all’edificio e qualsiasi altro mezzo pubblicitario.

Sarà cura dell’Amministrazione comunale provvedere, tramite comunicazioni ufficiali, ad invitare i commercianti, gli operatori turistici, gli artigiani e quanti hanno installato o hanno permesso l’installazione di questi impianti nel tempo di 60 giorni dal momento della comunicazione.

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