De Luca salva Leontini. Non passa la mozione di sfiducia. In Consiglio a Ispica la resa dei conti ma non basta. Accuse durissime da ambo le parti. Ecco il dettaglio della lunga seduta

Ispica: la mozione di sfiducia al sindaco Innocenzo Leontini non passa: 9 voti favorevoli, ne servivano 10.

Si è concluso poco prima delle 23 il Consiglio comunale di Ispica, che a partire dalle 17 ha discusso la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Innocenzo Leontini. La mozione, presentata da Serafino Arena come primo firmatario e sottoscritta da altri sette consiglieri, ha ottenuto 9 voti favorevoli, uno in meno dei 10 necessari per essere approvata. Cinque consiglieri hanno votato contro, mentre due hanno lasciato l’aula prima della votazione.

I firmatari della mozione e il voto finale

La mozione di sfiducia è stata presentata da Serafino Arena e firmata da:

  • Pierenzo Muraglie
  • Giovanni Muraglie
  • Angelina Sudano
  • Salvatore Milana
  • Angelo Galifi
  • Mary Ignaccolo
  • Matilde Sessa

Al momento della votazione, hanno espresso parere favorevole alla mozione anche Carmelo Oddo, portando il totale dei “sì” a 9.

Hanno votato contro la mozione:

  • Giambattista Genovese (Presidente del Consiglio)
  • Carmelo Denaro
  • Kett Roccasalva
  • Antonella Denaro
  • Lorenzo Ricca

Hanno lasciato l’aula prima della votazione:

  • Paolo Monaca
  • Gianni Stornello

Non essendo stato raggiunto il quorum di 10 voti favorevoli, la mozione di sfiducia non è passata e il sindaco Innocenzo Leontini resta in carica.

L’intervento del sindaco Leontini

Il Consiglio comunale si è aperto con un lungo intervento del sindaco Innocenzo Leontini, che ha parlato per oltre un’ora e mezza. Il primo cittadino ha affrontato il tema delle difficoltà amministrative dovute alla situazione debitoria del Comune e ha toccato anche questioni legate alla criminalità organizzata, citando un documento del tribunale di Catania che menzionava il nome di un consigliere comunale. Quest’ultimo, intervenendo successivamente, ha precisato di non essere indagato.

Leontini ha poi ribadito di non avere intenzione di dimettersi, nonostante le pressioni in tal senso. Ha sottolineato il proprio impegno per la città e ha criticato duramente i consiglieri che hanno sottoscritto la mozione di sfiducia, riservando commenti specifici per ognuno di loro. In particolare, ha definito la consigliera Mary Ignaccolo “ballerina” e ha etichettato come “scarissimi nani” i consiglieri che in passato erano stati parte della sua maggioranza e poi l’hanno abbandonata.

La questione debitoria

Uno dei temi centrali del dibattito è stata la pesante situazione finanziaria del Comune, già dichiarato in dissesto. Le difficoltà economiche stanno avendo ripercussioni sui servizi ai cittadini e creano preoccupazione tra i dipendenti comunali. Un esempio i disservizi del trasporto scolastico

Gli interventi dei consiglieri

Molti consiglieri sono intervenuti nel corso del dibattito, esprimendo opinioni divergenti sulla gestione amministrativa e sulla mozione di sfiducia. Tra gli interventi

  • Salvatore Milana, tra l’altro ex assessore, ha rimarcato le motivazioni della mozione di sfiducia e la questione debitoria con l’invito a dimettersi.
  • Giovanni Stornello (PD) ha dichiarato che la mozione non era del Partito Democratico ma una manovra politica del Centrodestra. Ha parlato anche di aspetti etici. Per questo motivo, ha deciso di uscire dall’aula senza votare.
  • Angelo Galifi ha risposto a Stornello e ha anche replicato alle accuse del sindaco, precisando di non essere indagato e che la sua azienda non è coinvolta in provvedimenti giudiziari.
  • Giuseppe Di Benedetto ha invitato Galifi a valutare la necessità di proseguire il percorso amministrativo, considerando i progetti già finanziati e in via di definizione.
  • Paolo Monaca (Sud chiama Nord), ex assessore della Giunta Leontini allontanato dopo l’adesione a “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca, ha parlato della sua esperienza amministrativa e delle difficoltà della città. Ha criticato l’assenza di una visione strategica per il futuro e ha annunciato che il suo movimento politico presenterà un progetto alternativo per Ispica. Ha poi lasciato l’aula prima della votazione, affermando di non voler essere parte del “circo politico”.
  • Pierenzo Muraglie ha ribadito che la mozione di sfiducia non era legata a questioni personali, ma all’interesse di ridare al Consiglio comunale la possibilità di lavorare in condizioni migliori.
  • Matilde Sessa ha criticato l’assenza di dialogo e di una visione chiara da parte dell’Amministrazione comunale.
  • Mary Ignaccolo, oltre a contestare la mancanza di prospettive per la città, ha replicato alle parole del sindaco, giudicando offensivi i termini usati nei suoi confronti.
  • Carmelo Oddo, pur non avendo firmato la mozione, ha annunciato il proprio voto favorevole alla sfiducia.

La votazione finale

Dopo il dibattito, si è passati alla votazione con il seguente esito:

  • Favorevoli alla mozione di sfiducia (9 voti): Arena, Pierenzo Muraglie, Giovanni Muraglie, Sudano, Milana, Galifi, Ignaccolo, Sessa, Oddo.
  • Contrari (5 voti): Genovese, C. Denaro, Roccasalva, A. Denaro, Ricca.
  • Assenti al voto: Monaca e Stornello (usciti dall’aula).

Non avendo raggiunto il quorum di 10 voti favorevoli, la mozione di sfiducia non è stata approvata e il sindaco Innocenzo Leontini resta in carica. Il dibattito politico rimane aperto, con una maggioranza sempre più instabile e una città che attende risposte concrete sulla gestione delle emergenze amministrative ed economiche.

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