DANNI ALLE AZIENDE IBLEE. A RAGUSA LA CONFERENZA DEI SINDACI CONVOCATA DA DIPASQUALE

Identificare una strategia condivisa per ottenere i fondi necessari alla ricostruzione del settore agroalimentare devastato dal ciclone Athos. Questo l’obiettivo del sindaco Nello Dipasquale che ha convocato ieri pomeriggio a palazzo dell’Aquila una conferenza dei sindaci, invitando anche il rappresentante di un’organizzazione di produttori, Luciano Caruso, e l’esperto in materia, Michele Lonzi, ex capo dell´Ispettorato agrario provinciale e più volte braccio destro di diversi assessori regionali all´Agricoltura.

All’incontro sono  intervenuti i sindaci dei comuni di Comiso, Vittoria, Acate, Santa Croce Camerina, i rappresentanti dei comuni di Modica e Chiaramonte Gulfi.

Lonzi ha informato i sindaci che i danni subiti dalle aziende non sono ancora quantificabili ma, dalle prime stime dell’ispettorato agrario, si è individuata una forbice tra i 20 ei 90 milioni di euro. Una cifra enorme che deve spingere le istituzioni a muoversi in prima persona per sollecitare l’Ars. L’ex capo dell´Ispettorato agrario provinciale ha inoltre fatto presente che in vista del Comitato di Sorveglianza che avrà luogo a Palermo in aprile, sarebbe necessario richiedere un incontro urgente al Governatore per formulare un piano di reperimento dei fondi utilizzando le risorse contenute nella Misura 126 del PSR Sicilia 2007/2013, norma che predispone un aiuto agli investimenti volti alla compensazione dei danni causati dalle calamità naturali pari al 100%. 

E’ stato predisposto quindi un documento, approvato all’unanimità dalla conferenza dei sindaci, contenente tutte le proposte discusse dal tavolo e nel quale si chiede inoltre, al Governo nazionale, l’emanazione di un provvedimento a sostegno dell’esposizione debitoria delle aziende danneggiate dall’eccezionale calamità naturale verificatasi in Sicilia. 

“Ad una situazione di emergenza straordinaria occorre rispondere con misure straordinarie – afferma Dipasquale – per questo non possiamo attendere che i nostri interlocutori a Palermo risolvano la questione per noi. Ci impegneremo in prima persona sollecitare la Regione, il governo nazionale e la commissione agricoltura del parlamento europeo. Non possiamo permettere che uno dei settori trainanti per l’intera economia del territorio ibleo venga letteralmente messo in ginocchio da un evento atmosferico catastrofico”.

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