Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
Dalla ghiotta di pesce al cioccolato affinato in cantina: i sapori che raccontano una Sicilia diversa al Festival del Giornalismo Enogastronomico
14 Lug 2025 08:52
Un viaggio tra cibo e giornalismo per raccontare identità, memoria e sviluppo del territorio. A Vittoria si conclude oggi il Festival del Giornalismo Enogastronomico.
Un appuntamento ospitato al centro congressi Davide Failla, all’interno della Promoter Group e organizzato da Nino Amadore de “Il Sole 24 ore”.
Nei tre giorni della kermesse si sono svolte quattro masterclass, vari convegni e visite aziendali. La prima masterclass dal titolo “Tesori caseari di Sicilia”, guidata da Gianna Bozzali e curata dal Corfliac, ha proposto “un viaggio sensoriale per conoscere il patrimonio caseario siciliano attraverso assaggi mirati e racconti del territorio”. Michele Chirchirillo ha proposto la masterclass “L’arte degli gnocchi”, una dimostrazione culinaria dedicata alla preparazione degli gnocchi tradizionali italiani. Lo chef ha svelato alcune tecniche di preparazione e alcuni accorgimenti per una perfetta riuscita, ingredienti e segreti per ottenere la consistenza perfetta, dalla scelta delle patate alla lavorazione dell’impasto.
Emanuele Marotta e Gabriele Fichera, titolari del Ristorante Bon Ton a Scoglitti, hanno guidato la masterclass dedicata alla Ghiotta di pesce di scoglio e hanno svelato i segreti per preparare una ghiotta di pesce perfetta, un piatto tipico della tradizione locale, per un risultato da vero Chef.
Per ultimo, con Valelntina Accaputo uno spazio è stato dedicato al Cioccolato di Modica, con un viaggio nel gusto con una raffinata degustazione di cioccolato Sabadì proveniente dalla prima cantina di affinamento del cioccolato al mondo, dove il tempo e la cura trasformano il cacao in autentica poesia per il palato.
I talk hanno affrontato i vari temi che ruotano attorno al mondo del food, molto complesso e centrale nella vita e nell’economia del territorio ibleo, sia con i legami con la serricultura che risale alla seconda metà del secolo scorso ed e quindi relativamente recente, ma anche della produzione vinicola (centrale l’ormai celebre Cerasuolo) e soprattutto con la zootecnia e la produzione di formaggi. I vari appuntamenti sono stati coordinati da Nino Amadore, Franca Antonio, Francesca Romana Barberini, Michela Giuffrida, Nino Giordano.
Nel corso del primo convegno si sono avuti anche i saluti del presidente della provincia, di alcuni sindaci e parlamentari.
Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha sottolineato la “subalternità del produttore rispetto agli attori della catena commerciale” e ha auspicato ”una grande riforma della filiera agroalimentare”. Aiello ha aggiunto: “Vittoria è il punto di riferimento del Distretto ortofrutticolo del Sud-est (Doses) in Sicilia, riconosciuto come tale nel 2020. E’ il territorio di eccellenze agroalimentari ormai famose: il pomodoro ciliegino, per dirne una Antonino Di Paola ha reso noti i numeri: 170 aziende, un fatturato complessivo da 300 milioni di euro, 3.000 ettari di terreno messo a coltura in cinque province (Agrigento, Caltanissetta, Ragusa, Siracusa e Catania) l’amministratore delegato di Promoter Group, Gianni Polizzi, ha parlato dell’esperienza del Doses,, un cluster con un centro dei servizi che contiamo di realizzare entro un anno: infrastrutturazione digitale, centri di stoccaggio, case mobili anti caporalato, in grado di dare agli immigrati, risorsa a senza la quale la serricoltura qui potrebbe chiudere, un alloggio dignitoso”.
Di rilievo, per delineare le prospettive future del comparto, tra potenzialità e difficoltà, sono stati Dario Cartabellotta, funzionario della regione, la docente universitaria Elita Schillaci, alcuni imprenditori che hanno portato la loro esperienza e le potenziali, anche i n settori fino qualche anno fa ritenuti marginali, come nel caso del ficodindia, oggi capace di apportare ricavi importanti all’economia agricola siciliana.



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