DAL CONCORSO ESTERNO AL VOTO DI SCAMBIO

Diciamoci la verità: dopo diversi mesi di apprensione per le sorti non solo politiche di Raffaele Lombardo la decisione della Procura della Repubblica per la richiesta di rinvio a giudizio per voto di scambio rispetto al concorso esterno in associazione mafiosa,  ci fa tirare un sospiro di sollievo. E diciamocelo ancora più francamente dal primo al secondo tipo di reato il passo è breve, perchè per cercarsi i voti anche gli ambienti poco per bene a volte si inseriscono nelle campagne elettorali o negli atti politici, quindi non è “facile” a volte distinguere i buoni dai cattivi.

Inoltre, dato che le decisioni della Magistratura vanno rispettate sia nel bello che nel cattivo tempo si deve prendere atto che la decisione di “derubricare” il reato ascritto a Lombardo è un atto ufficiale, cui la magistratura è arrivata dopo tanto tempo, che obiettivamente ha influito sulla vita politica del Governatore. “Adesso pensiamo alla Sicilia” avrebbe detto Lombardo ed è giusto farlo, perchè uscire dalla confusione siciliana è atto dovuto ora che le nubi si sono diradate. Punto. Per ora ci fermiamo quì ma torneremo nella parte politica della vicenda che prelude a colpi di scena forti sia alla Regione che nelle Province. Staremo a vedere.

 

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