DAL 7 LUGLIO IN SICILIA AL VIA I SALDI, PER IL CODACONS E GIÀ FLOP

Il Codacons  non lascia il beneficio del dubbio e lancia il suo avvertimento: i saldi estivi del 2012 che inizieranno in tutta la Sicilia sabato 7 luglio saranno un flop poiché secondo le previsioni si registrerà una riduzione degli acquisti compresa tra il 20% e il 30%, specie nelle grandi città.

Le cause di questo fallimento sono molteplici secondo Francesco Tanasi,  Segretario Nazionale del Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori: la crisi non lascia respirare, le famiglie devono reagire al cosiddetto “Effetto Imu”, alle tasse, ai balzelli introdotti dal Governo, senza dimenticare poi la scarsa fiducia degli siciliani nel futuro economico nel nostro Paese.

A subire la riduzione delle vendite saranno anche i centri commerciali e gli outlet che negli anni passati avevano retto all’ ondata di crisi, ma quest’anno appena il 40% delle famiglie dell’Isola potrà avvalersi degli sconti di fine stagione dal momento che l’altro 6o% non avrà budget da dedicare a nuovi acquisti: la spesa pro-capite durante i saldi estivi è infatti in rapida discesa e si attesterà intorno ai 75 euro a persona.

Nonostante questo in periodi di saldi è comunque necessario prestare attenzione agli acquisti che si realizzano, dunque anche quest’anno Tanasi regala agli italiani un decalogo di consigli basilari  per evitare fregature nel periodo dei saldi: la prima regola da tenere a mente è quella di conservare sempre lo scontrino, è infatti una falsità che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. 

Le vendite devono essere poi realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino: “State alla larga – esorta Tanasi – da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli.”

Un altro prezioso consiglio riguarda la fretta di acquistare: non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

Prima di andare in giro a spendere cercate poi di avere le idee chiare sugli acquisti da fare: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Ricordate inoltre che pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità per cui diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
Dubitate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto. 
Nonostante la voglia di vedere in più esercizi, servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

Il settimo consiglio riguarda cartellini e vetrine: sulla merce è infatti obbligatorio l’etichetta che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo, per legge, deve essere inoltre esposto “in modo chiaro e ben leggibile”. Non scordate di controllare poi che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno: la merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova” e dubitate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

Per quanto riguarda la prova dei capi non c’è l’obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante: il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

Nona importante regola: nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi e infine, decima e ultima, se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.

Poche semplici accortezze per fare acquisti con intelligenza durante i saldi che in un periodo di crisi come questo tutti aspettano.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it