“DAJALOO”. L’ANIMA DELL’AFRICA AL FESTIVAL JAZZ

 “Dajaloo” (che in lingua wolof significa “essere simili”), è il titolo del progetto” presentato ieri sera al festival jazz dal grande Pietro Tonolo ed il suo ottetto.

Sonorità nuove, diverse, un mix che ancora una volta conferma la grande capacità del jazz di interpretare tutto il possibile. Le percussioni in un caleidoscopio di variazioni, di  ritmi, di crescendi e  di improvvisi intimismi, hanno emozionato un pubblico sempre più numeroso, sempre più esigente,  sempre più educato alla buona musica. La band era tutto un programma: multietnica, polistrumentista, con un curriculum da fare paura. La sensazione è che forse non c’è piena percezione della eccezionale valenza di una proposta culturale  quale è il festival jazz per la Provincia e per l’intera Regione.

È da vertigine  potere ascoltare dal vivo,e  con l’emozione che dà un concerto dal vivo, i grandi del jazz internazionale.

 Pietro Tonolo è uno dei più noti sassofonisti di jazz europei. Ha suonato con le band di Gil Evans e Chet Baker e collaborato con molti tra i principali jazzisti come Franco D’Andrea, Massimo Urbani, Enrico Rava, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Roberto Gatto, Aldo Romano, Tony Oxley, Henri Texier

Suona regolarmente con musicisti come Lee Konitz, Steve Lacy, Joe Lovano, Joe Chambers, Gil Goldstein, Steve Swallow, Paul Motian. 

 

La Band:

 

Pietro Tonolo – Sax

Giampalolo Casati – Trumpet / Cornet

Roberto Rossi – Trombone/ Shells

Giancarlo Bianchetti – Guitar

Dudu Kouate – Percussion / various tools

Naby Camara – Percussion

Alex Bottoni – Percussion

Moulaye Niang – Percussion

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it