DA TRENT’ANNI SE NE PARLA E DI SOLDI NE SONO STATI SPESI A PALATE

Dell’autostrada Siracusa-Gela i siciliani ne sentono parlare da circa 30 anni. Sono stati spesi soldi a palate per gli studi di fattibilità, per le valutazioni di impatto ambientale, per le varie progettazioni, con il triste resoconto che chissà quanto mai avremo tutta la tratta completata; anzi sembra ormai certo che se si farà qualche altro pezzo di autostrada, questa si fermerà quasi certamente a Ragusa, perché degli altri stralci non se ne sa alcunché.

Una autostrada che sta costando alle tasche dei cittadini dieci volte tanto quanto sarebbe costata se fosse stata realizzata nei tempi previsti dalla prima progettazione. Ma tanto i soldi…….non sono mica nostri. Dopo tanto tempo ho percorso questa strada la settimana scorsa e ho potuto costatare tutte le maldicenze che alcuni amici che la percorrono quotidianamente mi avevano riferito. Pertanto voglio segnalarle per poter capire dove sono finiti i tantissimi soldi che  sono stati spesi per fare l’ultimo tratto che porta fino a Rosolini, posto che tale autostrada (sic) sembra, a distanza di soli 18 mesi dalla sua inaugurazione, più una stradina di campagna che una strada di grande comunicazione così come erano le intenzioni di chi l’ha progettata.

L’asfalto è, per quasi tutto il tragitto, completamente deformato, gli avallamenti sono continui come se il fondo stradale fosse stato fatto non con il calcestruzzo ma con terra da riporto, gli arbusti stanno invadendo le due carreggiate e se non si interviene con la manutenzione ordinaria, tra qualche mese avranno preso il sopravvento, la segnaletica orizzontale è inesistente per lunghi tratti e quella verticale è un vero insulto all’intelligenza di chi sa, e una trappola per tutti i turisti che, non conoscendo le storture della politica siciliana, si avventurano a percorrerla. All’ingresso di Siracusa campeggia un cartello enorme con su scritto: autostrada Siracusa Gela, ma quanto mai; è un falso. Bisognerebbe scrivere, per non trarre in inganno gli sprovveduti malcapitati, che l’autostrada finisce a Rosolini e che se un turista deve proseguire per Gela o Agrigento, deve prima prendersi una laurea in ingegneria per non perdersi nel labirinto delle stradine provinciali e comunali che seguono.

Ma dove sono finiti tutti i soldi spesi? Che fine hanno fatto? Perché di certo i lavori non sono stati fatti a regola d’arte altrimenti l’infrastruttura non sarebbe nelle condizioni in cui versa oggi.

In un clima di tensione quali quella che c’è in questi giorni tra il CAS e la Regione Siciliana, sarebbe bene fare un po’ di chiarezza sul futuro di questa fondamentale arteria.

Speriamo possano riprendere quanto prima i lavori sia per la manutenzione ordinaria di quella esistente che la costruzione dei nuovi tratti e a tal proposito ci permettiamo di fare una proposta: che i lavori comincino sia da Rosolini che da Gela in modo da dare una risposta ai due territori contemporaneamente perché la preoccupazione forte è che nell’ipparino e nel gelese questa autostrada non passerà mai. (p.c.)

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