È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DA RAGUSA A LAMPEDUSA PASSANDO PER “PANORAMA” E POI..PARMA
12 Dic 2013 15:01
«Siamo notizia oggi, poi domani tutti se ne vanno e a me toccherà guardare ancora quei poveri disgraziati stecchiti sul porto. Diranno che si farà qualcosa e si rimbalzeranno la palla finché non importerà di nuovo a nessuno.» Gianluca è nato e cresciuto a Lampedusa e, per questo, arrabbiato.
Sono alcune delle righe del secondo libro del giovane “ragusano per vocazione”, come ama definirsi lui stesso, Fabio Manenti, dal titolo : “Cristo si è fermato a Lampedusa” edito da Battei. La sua avvincente storia da studente universitario ad affermato ed elogiato giornalista ed autore di libri, ci ha incuriosito molto, così abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con lui, in merito alla breve ma intensa carriera giornalistica ed ai suoi progetti futuri.
Dopo aver conseguito la Laurea in Lettere a Catania, Fabio si trasferisce a Parma per studiare giornalismo, capendo fin da subito che il giornalismo non poteva essere studiato, ma messo in pratica. Così, qualche tempo dopo, è arrivata quella che in gergo chiamiamo “la svolta”: attraverso l’Università, infatti, fa un’inchiesta sulla prostituzione: vanno di notte, avvicinano le ragazze, ascoltano le loro storie: “una è incinta, una è un trans, una mostra il coltello”. E’ un lavoro pericoloso, che, però gli piace da morire, così Maurizio Chierici (che ha raccontato tutte le guerre degli ultimi 30 anni per il Corriere e che era anche suo professore) comincia ad osservarlo e finalmente lo nota. Gli chiede di scrivere per un giornale che lui stesso curava: “Domani”. Il Professore è fiducioso e così dà “carta bianca” a Fabio che inizia a raccontare storie riguardanti corse clandestine di cavalli a Catania, il racket delle slot machine, le ronde dei militari in città ecc. Nel frattempo, Fabio, entra in un giornale di Parma e, come dice lui, “mi mettono sulla cronaca”. Ricorda la sua storia più brutta: quando fu il primo a scoprire che una giovane ragazza scomparsa, in realtà, era stata trovata sotto il letto della madre, uccisa. Per fortuna, ci sono anche le storie belle e per Fabio sono, sicuramente, quando lo mandano a seguire la nazionale di calcio. Assieme ad alcuni amici apre un giornale on line, dal titolo “Parmanews24”. Durano 7 mesi, “senza beccare un soldo”, ma ricevono gli elogi da tutta la città. Intanto, continua a studiare e per la tesi ecco l’idea Lampedusa. “Parto e scopro un mondo, anzi due- dice Manenti-: gli sbarchi e poi 6mila abitanti isolati, senza ospedale, con una scuola senza professori”. Da questa esperienza nasce un libro, una storia di vita raccontata in breve. Durante questo periodo, Lampedusa torna utilissima a Fabio perché l’esperienza del reportage gli apre le porte della Mondadori per lavorare per “Panorama”. Lui sostiene che sia il lavoro più bello del mondo, “perché- dice- ti pagano il viaggio e poi ti pagano molto bene l’articolo”. In più, è l’occasione per girare un po’, cercando storie. Comunque, l’occasione di “Panorama” non dura a lungo, meno di anno, poi la crisi taglia la sezione “Travel” che è quella per cui lavorava Fabio. Subito dopo, inizia un corso all’ordine dei giornalisti per ufficio stampa ed in seguito un colloquio per entrare all’Ufficio stampa del Teatro Regio di Parma. Tutt’oggi Fabio, dopo le celebrazioni per il Bicentenario di Giuseppe Verdi, si occupa di teatro, continuando a lavorare per il giornale con cui ha iniziato: “Il Mattino di Parma”. I sacrifici sono stati parecchi, ma è stato tutto estremamente gratificante: ad oggi ha contemporaneamente due lavori fissi più altri progetti, oltre a tutte le complicazioni che comportano il “vivere fuori da solo”, e non riesce a vedere un film per intero perché dopo 5 minuti russa. Però è contento..Lui ci ha creduto, ci ha creduto davvero!
Federica Farnisi
Referente Giovannella Galliano Giornalista
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