È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
DA PUBBLICA ISTRUZIONE A PUBBLICA DISTRUZIONE
28 Nov 2015 07:07
A fine settembre, nel quadro di una collaborazione tra Istituto F. Besta e vertici del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza alla base NATO-USA di Sigonella, i ragazzi del quinto sono stati invitati a presenziare ai festeggiamenti per i 50 anni dalla costituzione dello Stormo, quindi hanno assistito a una “lezione a bordo” di un cacciabombardiere. Le chiediamo quali siano le finalità di questo genere di lezioni.
Dopo la “gita d’istruzione” a Sigonella, gli allievi sono stati accompagnati, sempre su un volo militare (definito una “aula volante”), a Cameri (Novara), presso la fabbrica di assemblaggio dei cacciabombardieri F-35 e di manutenzione dei velivoli da guerra Tornado e Typhoon. L’orientamento militarista di tutta l’operazione – non a caso elogiata dai vertici militari, che l’hanno definita “un privilegio” offerto agli studenti – è più che evidente. Gli F-35 sono micidiali macchine da guerra costruite su licenza della Lockheed Martin, una tra le principali industrie di armamenti statunitensi, i cui “prodotti” da anni mietono vittime in giro per il mondo (anche il MUOS di Niscemi porta lo stesso marchio di fabbrica). Ci sembra evidente come le relazioni tra istituto (quindi Dirigente Scolastico e corpo insegnante) e militari siano andate ben al di là della didattica, condizionando in modo evidente gli studenti.
L’Italia ha stanziato 14 miliardi di euro per l’acquisto di 90 F-35; il contratto è stato firmato mentre – a causa della crisi – i governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi, tagliavano i fondi per l’istruzione, la sanità, i servizi sociali, distruggevano il sistema pensionistico, facevano aumentare la disoccupazione. Chissà se Lei ha spiegato queste cose ai suoi studenti? A noi risulta che invece Lei abbia dichiarato che gli F-35 “sono strumenti di difesa del Paese, non di offesa”. A questo punto ci pare che l’indirizzo del F. Besta sia diventato quello di scuola di preparazione alla guerra, in tal caso Le consigliamo di aggiungere la M alla sigla ITCA: Istituto Tecnico Commerciale Aeronautico Militare. Dalla stampa è infatti emerso come la Sua filosofia coincida perfettamente con quella espressa agli studenti dal Capo di Stato Maggiore Preziosa: “Per avere la pace, si sa, bisogna prepararsi ad affrontare la guerra”. Davvero un bell’insegnamento, non c’è che dire. Al Fabio Besta, quindi, si preparano i giovani ad affrontare la guerra.
Solo negli ultimi 15 anni, le guerre in Medio Oriente, Afghanistan, Libia, sono servite a far crescere a dismisura quei mostri che ora i guerrafondai che le hanno promosse dicono di voler combattere. Al Quaeda, Isis e consimili sono figli delle strategie USA ed Europee per abbattere i regimi divenuti ostili e accaparrarsi le loro risorse (il petrolio in primis). II migliori alleati (e acquirenti) delle potenze occidentali sono stati e sono i dittatori e le petro-monarchie e mai i popoli e la loro esigenza di democrazia e libertà. Oggi le azioni delle industrie di armamenti sono balzate in alto. Ecco a cosa servono le guerre: creare odio, distruzione e ricchezze per chi costruisce e commercia armi. Ma al Fabio Besta si preferisce il lavaggio del cervello degli studenti: la “Pubblica istruzione” che diventa “Pubblica Distruzione”.
Qualcuno in questi giorni ha detto: “Maledetti siano quelli che finanziano le guerre!”
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