CRISI: ZOOTECNIA DA SALVARE!

Quella vissuta in atto dal settore zootecnico, è una crisi senza precedenti che ha raggiunto livelli veramente preoccupanti, e non solo per le enormi e quasi insormontabili difficoltà che non fanno dormire gli allevatori, ma anche e soprattutto perché non si intravedono sbocchi e non ci sono  prospettive incoraggianti. Questa è la valutazione che  può essere  fatta dopo l’incontro di ieri con gli allevatori iblei riuniti per esprimere i loro rappresentanti nel Comitato Direttivo del Distretto Lattiero Caseario Siciliano e alla luce degli elementi rilevati ed acquisti col lavoro avviato. La situazione è pesantissima ed impone l’assunzione di iniziative  con azioni mirate a sfruttare  le risorse e le opportunità ancora disponibili per dare qualche risposta alle, tanto pressanti quanto giustificate, esigenze degli imprenditori, e degli allevatori in particolare. Negli allevamenti si respira aria pesante. La crisi che investe la gestione aziendale coinvolge ed impensierisce, sempre di più, anche  le famiglie, sottoposte a continue tensioni che non lasciano tranquilli. All’inarrestabile aumento dei costi dei fattori produttivi, si associano le pesanti conseguenze del calo dei prezzi dei prodotti alla produzione; la pressione fiscale e contributiva, la mancanza di liquidità e la stretta creditizia operata dalle banche, fanno il resto. Non è  facile capire come e fino a quando si può andare avanti in questo modo. E’ vero che la crisi interessa tutto e tutti ma è anche vero che, a differenza di tanti altri comparti, dover mantenere gli allevamenti in queste condizioni, è impossibile. Prima che sia troppo tardi occorre fare qualcosa. Il settore ha bisogno di tutti, anche perché la zootecnia è, e rimane, un pilastro portante per la nostra economia e per il nostro territorio. Ecco perché occorre mettersi insieme con una strategia unica e con una azione comune per individuare iniziative appropriate per tentare di far risalire la china ad un comparto che si è sempre distinto a livello non solo a livello locale e regionale, ma anche sul piano nazionale. Ecco perché è necessaria quella “cabina di regia”, proposta dal Distretto,  che funga la “laboratorio propositivo” e da stimolo per “la costruzione” di risposte che possano rendersi utili per salvare il salvabile, per il bene di tutti.  E’ vero che si sono pochi soldi ma è anche vero che tanti fondi della comunità europea, che in molti casi sono tornati indietro perché non spesi, possono essere utilizzati per dare una spinta a tanti imprenditori del settore e a tutta la Filiera . Bisogna controllare e bloccare la concorrenza sleale. Occorre una politica per il credito ed individuare misure appropriate per garantire prezzi remunerativi. Tramite il Distretto possono essere finanziati progetti utili per tutta la Filiera in una logica europea e per il mercato globale dove i nostri prodotti, se ulteriormente qualificati ed adeguatamente pubblicizzati, possono essere apprezzati  in maniera più diffusa nell’interesse del settore e, se si tiene conto della loro straordinaria qualità, di tutti i  consumatori. 

“I giornalieri contatti con gli operatori ci fanno toccare con mano una realtà che viene difficile descrivere – ha dichiarato il presidente del Distretto Lattiero caseario siciliano,  Enzo Cavallo – . Gli sforzi fatti da anni dai nostri allevatori, per ammodernare e razionalizzare i loro allevamenti e per qualificare le loro produzioni (dal latte, ai latticini, ai formaggi, alla carne), ora,  per via della crisi, non stanno dando i frutti sperati. Dalle altre province, nell’ambito del Distretto, si aspettano tanto dal ragusano, territorio con una zootecnia d’avanguardia, ma la verità invece è che qui la crisi, per la maggiore esposizione imprenditoriale dei nostri allevatori, ha già colpito di più e rischia di vanificare quanto fatto fin qui. Sono sempre convinto che la straordinarietà della situazione, impone a tutti di dare il massimo in maniera univoca, con obiettivi comuni ed utili e nella direzione giusta. Il Distretto – ha concluso Enzo Cavallo -, superata la fase della sua strutturazione a livello regionale, è disponibile e pronto a fare la sua parte”

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it