Crisi senza precedenti per il Trasporto Aereo. Migliaia di lavoratori in cassa integrazione. Mobilitazione anche a Comiso il 25 febbraio

“L’emergenza pandemica da Covid-19 sta penalizzando fortemente l’intero sistema produttivo ed economico, pubblico e privato, con gravissime ripercussioni sul mondo del lavoro, della mobilità, dei trasporti. In tale drammatico e generalizzato contesto, il Trasporto Aereo rischia di essere raso al suolo”. È il grido di allarme lanciato dalla Fit Cisl Sicilia con il segretario generale Dionisio Giordano, il segretario regionale con delega al Trasporto aereo Antonio Dei Bardi e il responsabile del presidio di Ragusa, Antonino Giannone, che segue le vicende dell’aeroporto di Comiso.

Da qui le proposte sul rilancio del settore che la Fit Cisl consegnerà il prossimo 25 febbraio al Presidente della Regione, all’Assessore ai Trasporti, ai Prefetti ed ai Sindaci. “Occorre che il Governo regionale, al quale in più occasioni abbiamo rivolto appelli e richieste, faccia la sua parte – sostengono i segretari della Fit Cisl – È tempo di istituire un Tavolo di crisi del trasporto aereo, di intervenire sugli ammortizzatori sociali, di supportare sia i vettori che i segmenti più fragili che sono i gestori aeroportuali, gli operatori dell’Handling e del catering e di inserire il settore tutto nel Piano di Ripresa economica del Paese”.

Il 25 febbraio la Fit Cisl svilupperà, su tutto il territorio nazionale, una serrata campagna di informazione e sensibilizzazione, nei confronti delle Istituzioni, degli Stakeholder e dell’opinione pubblica “per affermare la strategicità del comparto del Trasporto Aereo, per sollecitare il confronto col MISE e, conseguentemente, per tutelare i livelli occupazionali e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto”.

“Il sistema aeroportuale siciliano, il quarto del Paese per volumi di traffico, che negli ultimi anni ha registrato trend di crescita tra i più significativi nello scenario economico-produttivo, è in ginocchio – concludono Giordano, Dei Bardi e Giannone – e tutti gli studi di settore proiettano un suo rilancio non prima di 4-5 anni. Ciò può significare il fallimento dell’intero segmento aereo-industriale siciliano se non supportato e sostenuto adeguatamente”.

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