CRISI IN AGRICOLTURA, DIECI AZIENDE CHIUDERANNO ENTRO UN MESE

Il capogruppo di Ragusa Grande Di Nuovo, Enzo Licitra, si è fatto portavoce di una accorata richiesta, in quanto proveniente da numerosi imprenditori agricoli, al sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale.

“Ho sottolineato al primo cittadino – afferma Licitra – la necessità di convocare un incontro con la deputazione nazionale e regionale della nostra area per affrontare, con gli interlocutori titolati a potere fornire delle risposte, tutti gli aspetti della grave crisi che sta attraversando il comparto. Purtroppo, già alla fine di quest’anno, solo sul nostro territorio comunale, dovremo registrare la chiusura di almeno una decina di aziende. E chissà quante altre ne seguiranno da qui a qualche mese. L’agricoltura sta morendo perché incapace di uscire fuori da una situazione di stagnazione determinata da vari fattori tra cui anche quelli di carattere burocratico”. Licitra punta il dito sul mancato finanziamento delle misure europee 112, primo insediamento giovani in agricoltura, e 121, ammodernamento aziende agricole del comparto. Per non parlare del Psr che risulta essere praticamente congelato.

“Nonostante gli agricoltori del nostro comprensorio – denuncia Licitra – abbiano già presentato, e da tempo, tutta la documentazione richiesta, sono sempre rinviati a data da destinarsi con l’unica grave conclusione che i finanziamenti per i quali hanno inoltrato istanza e rispetto ai quali hanno prodotto le carte necessarie non vengono erogati. Questa grave condizione, di fatto, determina un corto circuito finanziario che ha messo in ginocchio i titolari delle aziende agricole. Ecco perché il sindaco, in qualità di primo cittadino, può intestarsi le recriminazioni di un intero comparto che non ce la fa più a sostenere questa generalizzata condizione di disattenzione nei confronti del comparto. Ed ecco perché è necessario interloquire con la deputazione per fare sì che ognuno, negli ambiti di propria pertinenza, faccia la propria parte”. Licitra, inoltre, ha incontrato i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole rispetto ad una serie di interventi migliorativi da apportare sul fronte organizzativo della fiera zootecnica che si tiene nel foro boario del capoluogo, lungo la provinciale per Chiaramonte, ogni secondo e quarto giovedì del mese. “Tra le idee emerse e che stiamo prendendo in considerazione – aggiunge il consigliere – quella della creazione di uno sportello bancario che tuteli al massimo le esigenze di commercianti e venditori di bestiame nei giorni di fiera. Altra soluzione da individuare ha a che vedere con una migliore copertura delle pensiline”.

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