CRESCE LA POVERTA’ ASSOLUTA, OCCORRE DARE RISPOSTE SULL’EMERGENZA LAVORO

Domenica 29 settembre, nei locali di Villa Di Pasquale a Ragusa, avrà luogo il settimo seminario formazione per dirigenti Acli, alla presenza, autorevole e importante, del Presidente Nazionale Gianni Bottalico.

Filo conduttore dell’appuntamento saranno i dati relativi all’ l’aumento della povertà assoluta, per dimensione, con un incremento di circa un terzo dell’incidenza rispetto al 2011, e per intensità, aggravando la forbice delle diseguaglianze. A preoccupare sono i dati Istat relativi al 2012 che attestano un significativo peggioramento, segno che la crisi colpisce i ceti lavoratori, estende il numero dei lavoratori poveri ed amplia la categoria delle persone e delle famiglie in povertà assoluta.

“Nell’ambito di quello che è ormai diventato per noi un appuntamento irrinunciabile – afferma il presidente provinciale uscente delle Acli di Ragusa, Rosario Cavallo (sabato 28 settembre, alle 16,30, ci sarà la riunione del Consiglio provinciale Acli, alla presenza di Bottalico, per l’elezione dei nuovi vertici) – ci sarà una presenza autorevole e importante che ci consentirà di soffermarci sugli aspetti legati al disagio e alle nuove povertà nell’era della globalizzazione, facendoci valutare con attenzione considerazioni e percorsi di partecipazione sociale.

La presenza di Bottalico a Ragusa è un segnale di estrema importanza per confermare quanto le Acli hanno rilevato tra i contribuenti che si rivolgono al proprio Caf, così come abbiamo avuto modo di segnalare nel Rapporto Acli sui redditi di lavoratori e famiglie: e cioè che i redditi dichiarati nel quadriennio 2009–2012 risultano in calo a livello complessivo (-1,08%) e in particolare quelli da lavoro dipendente (-3,12%). La situazione peggiore è per le famiglie con il capofamiglia disoccupato. Si registra un aumento della povertà assoluta anche tra impiegati e dirigenti, e addirittura tra le famiglie che dispongono di redditi da lavoro e di pensione. L’immagine disegnata da queste cifre è quella di una realtà, che non esclude purtroppo la nostra provincia, unita nella povertà e nell’impoverimento delle famiglie”.

 

Per Cavallo, seguendo le linee della presidenza nazionale, la ricetta per evitare il disastro è una soltanto. “Occorre – dice il presidente provinciale delle Acli – frenare la perdita di posti di lavoro, attraverso un piano industriale capace di rilanciare la produzione e di valorizzare le professionalità, ed occorre intervenire sul piano fiscale con nuove detrazioni per dare ossigeno alla capacità di spesa delle famiglie, prima che i numeri del disagio sociale, ed in particolare quelli relativi alla povertà assoluta, risultino ingestibili politicamente e per sbloccare la dinamica dei consumi, a cui sono appese le possibilità di ripresa”.

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