Covid: mascherine all’aperto, vietate le feste in piazza, Super Green Pass anche al bancone

È terminata dopo due ore a palazzo Chigi la riunione della cabina di regia convocata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, per fare il punto sulla situazione epidemiologica e per valutare le nuove misure utili a fermare i contagi – anche in vista delle feste di Natale e Capodanno – difronte alla corsa della variante Omicron che è arrivata a toccare, secondo il dato che l’Istituto superiore di sanità ha illustrato durante l’incontro, il 28,2 per cento dei contagi.

Alla riunione hanno partecipato, oltre al premier ed ai capi delegazione dei partiti di maggioranza, anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

Alle 15 è prevista una nuova cabina di regia per sciogliere gli ultimi nodi, poi saranno convocate le Regioni e infine alle 17 è prevista la riunione del Consiglio dei ministri che ratificherà le decisioni dell’esecutivo.

Ecco le misure su cui si è già trovato l’accordo nella prima cabina di regia:

Durata green pass

Dal 1° febbraio 2022 riduzione della durata del Green Pass vaccinale da 9 a 6 mesi. L’avvio della misura è posticipato rispetto alle altre per evitare che troppi cittadini restino senza Certificazione verde e che si crei un imbuto delle vaccinazioni difficilmente gestibile.

Booster dopo 4 mesi

Con ordinanza del Ministro della salute il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario. Si attende però su questo approfondimento tecnico e l’ok dell’Agenzia italiana del farmaco.

Obbligo di mascherine all’aperto

Viene previsto l’obbligo di mascherine all’aperto anche in zona bianca. Già diversi sindaci e governatori lo avevano stabilito a livello locale in vista dello shopping e dei raduni natalizi, ora la norma diventa nazionale.

Mascherine Ffp2 al chiuso

Viene anche introdotto l’obbligo di Ffp2 in cinema, teatri e per eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (treni, aerei, traghetti ma pure bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale). Si valuta la possibilità di calmierare i prezzi, soprattutto per gli studenti.

Ristorazione e consumo di cibi e bevande

Fino al 31 gennaio si prevede l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato (quello cioè disponibile solo per vaccinati e guariti) alla ristorazione al chiuso anche al banco. Chi ha il solo esito negativo del tampone non potrà quindi prendere un caffè o un cocktail o mangiare un tramezzino al bancone del bar, ma solo tra i tavolini all’aperto.

Niente cibo e bevande in cinema o palazzetti

Si vieta pure il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi.

Stop alle feste all’aperto

Fino al 31 gennaio vige infine il divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto.

Nessun limite di ospiti al pranzo di Natale

Non ci saranno, invece, al contrario dello scorso anno limitazioni di legge al numero di ospiti a casa per la Vigilia o il giorno di Natale. Su questo posso essere utili le sole raccomandazioni di epidemiologi, infettivologi e igienisti.

Ma in discussione ci sono anche altri temi su cui è stata convocata una nuova cabina di regia alle 15:

Tampone per discoteche e sale da ballo

Si sta valutando anche l’ipotesi di chiedere, in aggiunta al Super Green Pass, un tampone a chi ancora non ha fatto la terza dose per passare una serata in discoteca, in un locale da ballo, a una festa organizzata tra il 28 e il 31 dicembre. In ottica Capodanno dunque. Solo chi ha il “Mega Green Pass”, quello da terza dose, sarebbe sicuro di non doversi sottoporre a ulteriori accertamenti.

Tampone per le Rsa

Lo stesso iter previsto per le discoteche potrebbe riguardare chi vuole fare visita ai propri cari: seconda dose più tampone oppur terza dose.

Obbligo vaccinale

Allo studio c’è anche l’estensione dell’obbligo vaccinale ad altre categorie di lavoratori, dopo il personale sanitario e quello scolastico, le forze dell’ordine e quelle armate. «È una misura che resta sempre sullo sfondo. Non è mai stata esclusa», ha ribadito ieri in conefrenza stampa il presidente Draghi. Si parla con insistenza dei lavoratori della Pubblica amministrazione. La misura incontra il favore del ministro responsabile Renato Brunetta: «Io — aveva detto — lo applicherei a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato». La misura, secondo fonti della cabina di regia, viene definita “in discussione ma molto probabile”. L’altra via è quella di applicare un obbligo indiretto con la richiesta del Super Pass sui posti di lavoro.

Super Pass in palestre, piscine, musei, terme

In campo anche l’idea di estendere il Super Green Pass a tutte quelle attività in cui, almeno in zona bianca, si poteva accedere anche con il solo tampone: palestre, piscine, mostre, musei, centri termali e benessere (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso (esclusi i centri educativi per l’infanzia), sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Super Pass per lo sci

Tra le ipotesi al vaglio del governo c’è anche la possibilità di estendere il Super Green Pass, ovvero il certificato verde in possesso di vaccinati e guariti dal Covid, agli impianti di risalita sulle piste da sci.

Screening straordinario per il rientro a scuola

Per consentire il ritorno in classe in sicurezza alla fine delle vacanze di Natale potrebbe esserci uno screening straordinario degli studenti. Di questo si dovrebbe occupare il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo. Escluso invece già ieri dal presidente del Consiglio il prolungamento delle vacanze.

Fonte: La Repubblica

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