COSTO DEL LAVORO SEMPRE PIU’ ELEVATO ANCHE PER LE PMI DELL’AREA IBLEA

I costi della produzione rischiano di diventare poco o per nulla competitivi. Le piccole e medie imprese italiane, sempre più vessate dal Fisco e alle prese con condizioni congiunturali sfavorevoli, devono fare i conti con scenari diversi rispetto a quelli dell’ultimo decennio. Scenari che cambiano con una rapidità impressionante e che costringono gli imprenditori ad adottare scelte decise che, fino a qualche anno fa, magari, potevano risultare lontane anni luce ma che adesso diventano indispensabili per continuare a garantire un futuro all’attività produttiva. Questo il senso dell’iniziativa promossa stamani a Ragusa dal parco commerciale “Isole Iblee” in collaborazione con Profin-Progetti e Finanza e con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. “Obiettivo dell’appuntamento – sottolinea il vicepresidente di “Isole Iblee”, Franco Cilia – è stato quello di fornire ai numerosi imprenditori presenti gli strumenti per potersi confrontare con una reale attività di internazionalizzazione della propria piccola e media impresa. E per farlo, nello specifico, abbiamo cercato di descrivere nel dettaglio quello che sta accadendo in una realtà territoriale ben precisa come quella dei Balcani dove gli investitori stanno concentrando le proprie attenzioni per le agevolazioni offerte e per il ridotto costo del lavoro. Certo, non stiamo dicendo che sia facile e di immediata attuazione. Ma potrebbero però aprirsi degli spiragli interessanti che ci possono fare guardare al futuro con maggiore speranza”. Disponibili a collaborare a questo percorso anche i professionisti, così come sottolineato da Paolo Mollura, segretario dell’Ordine dei dottori commercialisti. “Seguiamo con la massima attenzione – ha detto – tutte le dinamiche dei cambiamenti economici che riguardano da vicino il nostro territorio. Mettiamo a disposizione le nostre conoscenze e la nostra professionalità per aiutare le imprese locali a tentare la carta dell’internazionalizzazione”. Tra i saluti istituzionali quello del presidente del Consiglio comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, che ha messo in luce la funzione sociale dell’impresa, ricordando che aprirsi ai nuovi mercati ha un senso solo se si opera nel contesto di dimensioni sostenibili. A scendere nel dettaglio, poi, sono stati Antonella Palazzolo, project manager di Profin, che si è soffermata sulla genesi riguardante l’internazionalizzazione dell’impresa; Salvatore Maddio, consulente del lavoro, senior partner Profin, che invece ha approfondito più nel dettaglio il tema riguardante il mercato dei Balcani con riferimento alle opportunità commerciali e alle ipotesi di partnership per le Pmi italiane. Infine il dottore commercialista Nicolò Castello ha illustrato una serie di casi pratici, oltre a fornire un quadro d’assieme esaustivo, per chiarire quali possono essere, anche per le Pmi locali, le convenienze legate all’internazionalizzazione. Molto apprezzato, inoltre, il collegamento via internet con il presidente del club delle imprese serbo-russe, Mr. Babic, che ha potuto fornire una indicazione sul campo di cosa può voler dire per le aziende italiane, e siciliane in particolare, avviare la commercializzazione dei propri prodotti in uno Stato in crescita, sul piano economico, come la Serbia. L’organizzazione del convegno è stata curata da Francesco Cirrone e Giovanni Cirrone.

 

(nella foto in piedi da sinistra: Mollura, Cirrone, Cilia, Castello, Palazzolo, Maddio)

 

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