COSTITUITO A ROMA IL MOVIMENTO “GLI ITALIANI”

In data 29 settembre u.s. si è celebrato il Congresso Costitutivo della Lega Italica che, con numerosi altri Movimenti popolari aggregatisi (di presenza ed attraverso video-conferenze  con Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia, Sicilia), hanno deliberato d’assumere altro simbolo, ma sopratutto il nuovo nome comune di “Gli Italiani”, a sottolineare che tale nuovo Movimento politico allargato intende accogliere le iscrizioni o adesioni di tutti gli Italiani che vorranno,di qualsiasi regione, di qualsiasi opinione (destra, centro, sinistra), eticchette da abolire,  ad evitare d’essere strumentalizzati e divisi,come finora avvenuto.
Quale Responsabile dell’Economia e Trasporti di tale Movimento, rilevo dai giornali di domenica 30/9/12 che i nostri appassionati appelli, gentilmente pubblicati da codesto Specchio Quotidiano, in materia di formulazione di una politica economica che possa salvare l’economia italiana, evidentemente non interessano. Infatti Italia Futura si dichiara a disposizione per raccogliere forze e contribuire a costituire un futuro Governo Monti post-elezioni, senza ancorare tale fatto a precise garanzie di rilancio industriale. Sulla stessa linea la Confindustria, che si limita a richiedere una generica riduzione della pressione fiscale. I Sindacati tacciono.
I mercati internazionali insistono nel suggerire alla Fiat di lasciare l’Italia. Merker resta a Berlino perchè teme forse una nuova “Stalingrado” economica per la Germania. In tale panorama, a nome della nuova aggregazione politica “Gli Italiani”, rinnovo l’appello perchè l’intero Parlamento si pronunci sui quesiti varie volte già postigli su codesta “Line”: quale Emanazione del Popolo, come intende salvare l’acciaio di Taranto, l’alluminio di Alcoa, il carbone del Sulcis, l’auto italiana (come tante altre crisi aziendali) e relativi indotti ed operai che vi lavorano, anche per riprendere la propria funzione di Guida.
Il nostro Movimento si dichiara disposto a collaborare con chiunque, senza pregiudizi contro nessuno, in nome e nell’interesse di tutti gli Italiani che lavorano, in tutti i campi,ricordando che non esiste solo l’industria, ma vi è il commercio,il settore trasporti, l’agricoltura, i servizi, il turismo, il cinema, il restauro dei beni artistici, il territorio da bonificare, cioè troppi settori che soffrono la crisi, ma che sarebbero pronti a dare il proprio contributo.

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