Intorno alle ore 7 di stamani, il reparto di psichiatria dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa è stato interessato da un allagamento causato dalla rottura di un tubo dell’impianto di condizionamento. L’episodio ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco di Ragusa, che hanno messo in sicurezza i locali e confermato che l’allagamento non era […]
Cosa si può fare e cosa no nella Fase2: ecco il vademecum per i fedeli
30 Apr 2020 09:21
Il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della Salute di Ragusa, don Giorgio Occhipinti, ha deciso di predisporre un vademecum per tutti i fedeli che ne faranno richiesta.
In questo piccolo libretto, sono evidenziati e spiegati i principali comportanti da tenere o da rispettare, iniziando appunto dalla prudenza: “Tra le cose che si possono fare – è scritto nel vademecum – sarà possibile andare a trovare i parenti e comprare cibi e bevande da asporto, oltre a uscire dal proprio comune, in quest’ultimo caso solo per comprovati motivi di lavoro, di salute e necessità. Non sarà possibile, invece, andare a trovare gli amici, fare riunioni di famiglia e party privati, recarsi nelle seconde case”.
Sarà possibile, inoltre, spostarsi da una regione all’altra, ma solo per comprovati motivi di lavoro, di salute e necessità; tornare al proprio domicilio o residenza; fare attività fisica individuale all’aperto lontano da casa, andare nei parchi e nei giardini, con divieto di assembramento.
Tra le altre cose ammesse, allenamenti da parte dei professionisti degli sport individuali, partecipare ai funerali, fino a un massimo di quindici persone, riaprire i cantieri. E’ ancora vietato, invece, andare a mangiare al ristorante; usare le aree gioco per i bambini nei parchi e nei giardini pubblici; fare attività sportive di gruppo o 1 contro 1; andare nei musei e nelle biblioteche; usare i mezzi pubblici senza mascherina; andare dal parrucchiere, barbiere o estetista; fare shopping nei negozi; andare a messa.
Don Giorgio Occhipinti aggionge: “In questi giorni di grande sofferenza, continuiamo ad essere vicini, pregando, ai malati, a tutti coloro che soffrono oltre agli operatori sanitari che continuano a gestire la fase dell’emergenza in prima linea”.
© Riproduzione riservata