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CORFILAC, PER L’UNIVERSITÀ DI CATANIA È ILLEGITTIMA L’ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE COLOMBO
26 Nov 2013 20:28
Il 25 novembre si è riunito a Ragusa il Comitato dei Consorziati del Consorzio per la Ricerca sulla filiera Lattiero-Casearia (CORFILAC), del quale l’Università di Catania è socio fondatore, con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo presidente per il quadriennio 2013/17. Oltre ai rappresentanti designati dagli Organi di governo dell’Università (prof. Giuseppe Licitra, presidente uscente e prof. Salvatore Barbagallo, già preside della Facoltà di Agraria), hanno partecipato alla seduta i rappresentanti degli altri soci, ovvero dell’Assessorato Regionale alle risorse agricole e alimentari, del Comune di Ragusa, del Consorzio di Bonifica di Ragusa, della Coop. Ragusa Latte, della Coop. Progetto Natura.
L’art.9 dello Statuto del Corfilac prevede che il presidente del Consorzio sia nominato dal Comitato dei Consorziati tra i professori dell’Università di Catania esperti nel settore, anche esterni al Comitato dei Consorziati.
Da tempo alcuni Soci evidenziano l’esigenza di modificare lo statuto per allargare la base sociale del Consorzio e per dare una nuova struttura organizzativa e gestionale al Consorzio stesso.
Il rettore Giacomo Pignataro, con nota del 22 novembre 2013 indirizzata a tutti i Soci del Corfilac, ha manifestato la disponibilità a concordare, nel più breve tempo possibile, le modifiche di statuto proposte in particolare dall’assessore regionale dott. Dario Cartabellotta, invitando tutti i soci a procedere, nel frattempo, alla designazione degli Organi di Amministrazione, coerentemente con il quadro giuridico e istituzionale vigente per evitare ripercussioni sul regolare e legittimo svolgimento dell’attività del Consorzio e dei lavoratori, con l’impegno ad adeguare la struttura gestionale (ivi compresi, ovviamente, gli stessi organi del Consorzio) immediatamente dopo la modifica dello statuto vigente.
In conformità alle norme statutarie, entrambi i rappresentanti dell’Università in seno al Comitato dei Consorziati hanno manifestato la propria disponibilità a ricoprire la carica di presidente; successivamente è stata anche formulata, dai rappresentanti dell’Ateneo, prima della votazione, l’ipotesi (verbalizzata) di richiedere al rettore di indicare altri nominativi dell’Università per la carica di presidente, eventualmente più graditi allo stesso Comitato dei Consorziati.
Nessuna di tali proposte è stata tuttavia valutata positivamente dagli altri componenti del Comitato dei Consorziati che, con voto favorevole di un rappresentante dell’assessorato regionale, del Comune di Ragusa, del Consorzio di Bonifica di Ragusa, della Coop. Progetto Natura, hanno illegittimamente eletto presidente il dott. Antonino Colombo, dirigente dell’Assessorato Regionale alle Risorse agricole e alimentari. A conclusione della votazione, il Presidente del Collegio dei revisori ha verbalizzato la illegittimità della nomina che risulta difforme da quanto previsto dall’art. 9 dello Statuto del Corfilac.
Rammaricandosi dello strappo istituzionale conseguente al mancato rispetto dello Statuto del Consorzio da parte dell’Assessorato Regionale, del Comune di Ragusa, del Consorzio di Bonifica di Ragusa e della Coop. Progetto Natura, il rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro, non può non evidenziare che “la illegittimità della nomina potrebbe avere gravi ripercussioni sull’attività del Consorzio, sull’attività dei produttori e sull’intero territorio ibleo”. “Avvieremo tutte le iniziative per ristabilire il rispetto delle norme all’interno del Corfilac – ha annunciato il rettore – al fine di tutelare l’Università di Catania che, anche attraverso i docenti e i ricercatori presenti nel Comitato Scientifico, ha contribuito in maniera determinante alla crescita del Consorzio e alla formazione delle rilevanti e preziose professionalità dei ricercatori in esso presenti”.
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Senza nulla obiettare sulla legittimità delle iniziative del Prof. Pignataro vorremmo solo far presente che tutte le iniziative che ciascuno ritiene di adottare nel proprio interesse sono e saranno da noi rispettate, come peraltro è nostro storico impegno, ad eccezione di quelle che condurranno al conseguenziale peggioramento della situazione globale del Corfilac con elementi obiettivi di analisi che in atto sono, per i dipendenti e per altri aspetti, veramente drammatici e che probabilmente potrebbero esserlo ancor di più in virtù di decisioni ed iniziative operate solo per raggiungere obiettivi diversi da quelli che tutti sperano.
Redazione centrale Ragusa Oggi
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