CONVEGNO “IL RUSSARE – TRA SCIENZA E ARTE BAROCCA”

 Una sempre buona e cautelare abitudine è quella di credere che, quanto più un tema è serio, tanto più esso incorre nella necessità d’essere reso ameno e giocoso, al fine di poter essere manifestato all’esterno nel modo più funzionale. Nel caso specifico, mi riferisco al russamento: incubo d’avventori notturni di letti spesso coniugali, smaniosi personaggi tra le coltri alla disperata ricerca di attimi silenziosi in cui poter prender finalmente sonno, malgrado i trambusti del rumoroso vicino. La bruttezza dei mostruosi volti, in preda all’affannoso e inconsapevole russare, può essere assurta a sublime opera d’arte. Lo sono, probabilmente, certe complicate sinfonie notturne. Ma ancora più abilmente l’analogia posta in essere dal dottor Ignazio Tasca e dal professor Nifosì, nella serata di sabato 9 Agosto scorso (evento organizzato dal Club UNESCO Scicli), è stata esemplarmente chiarificatrice: i convulsi volti dei russanti hanno l’aspetto gagliardo e trasmettono lo stesso panico terrore dei mascheroni del barocco. In realtà solo la professionalità dei due relatori ha elevato “l ‘horror” – nel senso latino del termine – a possibilità di discussione, scientifica e artistica. Il brutto diviene bello, suggerisce il professor Nifosì, nel contempo il dottor Tasca offre una prospettiva a che il brutto – il fastidioso, sarebbe meglio dire – divenga mena brutto, o quanto meno “non rumoroso”. Un plauso dunque alla bravura dei due relatori “Paolo Nifosì e Ignazio Tasca”, che con semplicità hanno illustrato due temi, apparentemente distanti, sposandoli in un connubio di altissimo livello.

I nostri mascheroni, il russare, accostamenti pregevoli e trascinanti, che ci hanno consentito di trascorrere una serata gioiosa, pur nella serietà dei temi. Oggi possiamo finalmente dire di avere acquisito una maggiore consapevolezza del russamento e della sua fenomenologia, persino da un punto di vista artistico.

Club UNESCO Scicli

 

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