È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CONVEGNO DI STUDIO SUL “RECUPERIO DELLA CITTA’ STORICA”
12 Ott 2016 18:22
I lavori convegnistici avranno la seguente articolazione:
dalle ore 9,30 alle 13,00 e dalle ore 16,00 alle 20,00
Apertura dei lavori:
On. Giorgio CHESSARI
Presidente del Centro Studi Feliciano Rossitto
Arch. Giuseppe CUCUZZELLA
Presidente dell’Ordine degli Architetti di Ragusa
Saluti
– Ing. Federico PICCITTO Sindaco di Ragusa
– On. Nello ROSSO
Introduzione
Prof. Pier Luigi CERVELLATI
Interventi programmati:
– Avv. Gaetano BARONE
– Arch. Enza BATTAGLIA
– Sen. Gianni BATTAGLIA
– On. Nello DI PASQUALE
– Prof. Giorgio FLACCAVENTO
– M.° Giuseppe LEONE
– Arch. Gaetano MANGANELLO
– Prof. Giorgio MASSARI
– On. Anthony BARBAGALLO
(Assessore Regionale al Turismo)
Seguirà il dibattito
Le conclusione saranno affidate al Prof. Pier Luigi Cervellati
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Esistono centri storici di città, come ad esempio Ragusa, che hanno un valore storico-architettonico persino paragonabile a quello, ben più noto e celebrato, delle città di media dimensione dell’Italia centrale (quali Lecce, Matera). Le problematiche di recupero urbano e territoriale che ci si trova ad affrontare nel corso degli anni ’90 si presentano molto diversificate da caso a caso e molto articolate si rivelano anche le procedure messe in atto per realizzarle.
Occorre una strategia di recupero e restauro dell’ambiente insediativo del centro storico della città che tenga conto anche del territorio.
Ecco cosa scrive Pier Luigi Cervellati (architetto e urbanista italiano, docente di restauro, recupero e riqualificazione urbana presso le facoltà di lettere dell’Università di Bologna ed Architettura dell’Università di Venezia) nel 1995 per descrivere il territorio ibleo: «…Un territorio a dir poco di sconvolgente ricchezza. Sia per l’insieme dei segni e dei significati antropico-culturali che esprime, sia per l’orografia, la morfologia, che lo contraddistingue da tutti gli altri. Un territorio così vasto che dal monte declina verso il mare cambiando prospettive e colori. Solcato da vallate profonde. Le cave sagomate dall’acqua, fonte di vita, con carrubeti e uliveti. Un territorio che ha incantato (e incanta tuttora) per il suo essere costruito, disegnato dall’uomo e, a un tempo, clamorosamente naturale…» (P. L. Cervellati, dalla relazione al PPE del centro storico,1995)
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