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CONTROLLI SUL CAROVITA AD ISPICA
18 Nov 2011 15:08
La pubblicità del prezzo di vendita è una delle regole commerciali basilari cui i commercianti sono obbligati ad attenersi nell’esposizione della merce in vendita.
Ma a quanto risulta dai numeri relativi agli ultimi controlli condotti dalla Guardia di Finanza di Pozzallo, spesso i negozianti non prendono in considerazione questa legge, qualcuno perché la disconosce, qualcun altro nel tentativo di alzare di qualche euro l’effettivo prezzo di vendita.
Secondo il d.lgs 31 marzo 1998, n. 114 i commercianti hanno l’obbligo di indicare, in modo chiaro e ben leggibile, i prezzi di tutte le merci esposte al pubblico per la vendita al dettaglio sia sulle aree private che sulle aree pubbliche.
Questo obbligo è posto a garanzia del consumatore che, attraverso la pubblicizzazione dei prezzi, è in grado di raffrontare le varie politiche di vendita dei singoli operatori commerciali, al fine di effettuare gli acquisti laddove essi risultino più convenienti e, nel contempo, contribuisce ad incrementare la gara di concorrenza nei prezzi dei rivenditori. L’indicazione del prezzo delle merci, esposte per la vendita al dettaglio, è attualmente oggetto dell’art. 14 del d.lgs. n. 114/98. Questo art. 14 indica le modalità con cui esporre i prezzi e, al comma 4, precisa che sono fatte salve le disposizioni vigenti che impongono l’obbligo dell’indicazione del prezzo di vendita al dettaglio per unità di misura.
Con l’arrivo delle festività natalizie, la Guardia di Finanza ha intensificato i controlli in questo senso. Ricordiamo che per tutti coloro che non apporranno l’indicazione, chiara e leggibile, del prezzo di vendita di un prodotto, le sanzioni di natura amministrativa, andranno da un minimo di 516 euro fino a un massimo di 2.582 euro.
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