CONTRO ASSISTENTI SOCIALI RITENUTE RESPONSABILI DELL’AFFIDAMENTO DEL BAMBINO DELLA CONVIVENTE

La costante attività di prevenzione generale e di controllo del territorio pianificata dal Questore di Ragusa Filippo Barboso, ha portato alla denuncia in stato di libertà per “Stalking” a carico di I.G. ragusano di anni 48. La storia di I.G. è iniziata più di un mese fa quando un provvedimento del Tribunale Per i Minorenni di Catania ha tolto alla propria compagna l’affidamento del figlioletto di 5 anni.

I.G. convinto che il Tribunale di Catania avesse adottato il citato provvedimento a causa delle segnalazioni di alcuni assistenti sociali di una Cooperativa che opera sul nostro territorio, ha iniziato una serie di condotte persecutorie nei confronti degli operatori. Nonostante i diversi interventi effettuati dagli equipaggi della Sezione Volanti, I.G. non ha desistito da tali comportamenti sino al punto di portare gli assistenti sociali a presentare al Questore di Ragusa una richiesta di ammonimento.

Il Questore di Ragusa, dopo aver fatto svolgere gli opportuni accertamenti agli organi investigativi, vedendo che vi era una vera e propria condotta persecutoria messa in atto nei confronti degli operatori della Cooperativa, il 18 aprile 2011, ammoniva I.G. a tenere una condotta conforme alla legge, avvertendolo delle gravi conseguenze penali in caso di reiterazione degli atti persecutori.

Nonostante l’ammonimento del Questore, I.G. non ha desistito reiterando in circostanze e con modalità distinte i comportamenti minacciosi e intimidatori. Più precisamente, il personale della Sezione Volanti ha notato la sua presenza, non casuale, negli stessi luoghi frequentati dalle persone offese. Inoltre facendo uso del social network “Facebook”, ha continuato ad esercitare una violenza psichica nei confronti degli operatori sociali pregiudicando in maniera rilevante il loro modo di vivere.

In effetti, gli accertamenti esperiti hanno confermato la presenza su Facebook di messaggi minacciosi sicuramente riferibili alle persone offese. Per i motivi sopra specificati, I.G. è attualmente indagato per atti persecutori.

 

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