CONTO ALLA ROVESCIA PER L’INCATENAMENTO AI CANCELLI DELL’AEROPORTO DI COMISO

Avevo avvertito dei pericoli del burocraticume romano. Ma com’è possibile che un’intera classe dirigente rimanga ostaggio dei capricci dei soliti “signornò” annidati negli angoli più oscuri e maleodoranti degli uffici ministeriali? Cosa cercano, gratitudine? Altro? Ma come non si vergognano a ostacolare il percorso di  un infrastruttura che si è realizzata con progetto del territorio, fondi comunitari, che si è cofinanziata e s’è pure trovata un gestore privato importante  che ha già investito decine di milioni di euro. Certo, abituati come siamo a costruire cattedrali nel deserto che costano allo stato l’ira di Dio di debiti per farle funzionare, questa, che non sembra destinata a fare debiti ma utili, dev’essere considerata il nemico da abbattere. E’ questo, signor ministro Tremonti, l’aiuto al meridione virtuoso contro quello cialtrone? Ma chi è in questo caso il cialtrone, mi dica un po’, il meridione o il governo nordista di cui lei è autorevole rappresentante? Queste cose che stanno succedendo a Comiso le avrebbe consentite a Orio al Serio? Avrebbe consentito ritardi di anni per inutili scartoffie su problemi pretestuosi (parliamo di un terreno abbandonato per decenni dallo stato dove andavano i bracconieri a cacciare conigli e lepri) oppure per il grande e ricco nord non sarebbero volati gli scecchi? Al prossimo rinvio m’incateno, chi mi ama e anche chi non mi ama e anche lei, signor Ministro, mi segua.

 

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