CONTINUAVA A GUADAGNARE NELL’ILLEGALITA’, FERMATO ANCORA UNA VOLTA

Sono passate solo poche settimane da quando la Sezione antiprostituzione della Squadra Mobile di Ragusa aveva chiuso l’immobile oggetto di sequestro di proprietà di C.R., di anni 61, nato a Pozzallo, ma nonostante tutto, il proprietario reiterava la sua condotta, perseverando nel locare l’immobile a prostitute sudamericane, questa volta arrivando a pubblicizzare la piccola villetta. Gli accertamenti della Squadra Mobile di Ragusa, impegnata da anni per il contrasto della prostituzione, è riuscita a dimostrare che l’indagato non aveva in alcun modo terminato la sua condotta criminale. L’immobile è quindi stato sottoposto a sequestro preventivo dalla stessa Squadra Mobile, delegata dalla Procura della Repubblica di Ragusa e l’indagato rischia la perdita della proprietà della villetta.

Le case “a luci rosse” sono una realtà presente nel territorio ormai da diverso tempo, nascono nell’ombra e convivono spesso tra l’omertà di chi sa, ma non denuncia. La Polizia di Stato, peraltro, invita gli onesti cittadini a segnalare le attività di prostituzione in casa, delitto che permette un illecito arricchimento dei proprietari in danno alle persone oggetto del meretricio, che sono spesso vittime di aguzzini, disposti a tutto pur di guadagnare denaro. L’intervento congiunto e combinato di cittadini e forze dell’ordine è sempre più richiesto in situazioni di questo tipo. La prostituzione illegale può essere sconfitta.

 

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