Continua la tratta dei migranti e continuano gli arresti degli scafisti. L’ultimo ieri

La Polizia  di Stato di Ragusa ha fermato  lo scafista di una piccola imbarcazione in legno con 113  migranti a bordo;

Oltre alle testimonianze dei migranti gli investigatori hanno utilizzato una foto scattata durante la navigazione che ritraeva lo scafista con il timone in una mano ed il navigatore nell’altra.

L’Ufficio Immigrazione della Questura di Ragusa, già ieri pomeriggio ha curato il trasferimento di 50 migranti presso le strutture indicate dalla Prefettura iblea mentre  ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di:

ABDALLAH ADAM El Tayeb, nato in Sudan in data 01.01.1989.

Secondo i testimoni è lui che hanno condotto l’imbarcazione partita dalle coste libiche. Il responsabile del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorreva con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I migranti sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.

 

 

                           

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