È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CONTINUA IL CONTRASTO ALLE TRIVELLAZIONI
15 Dic 2016 07:53
Continua l’incessante lavoro di Legambiente per evitare che il territorio comunale e la provincia di Ragusa diventino un polo di estrazione di petrolio , scelta incompatibile con la vocazione degli Iblei sempre più rivolto al turismo e all’agricoltura di qualità. A tal fine sono state presentate le osservazioni al progetto di “istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominato “Case La Rocca” per la perforazione di due pozzi esplorativi in c.da Carnesala in territorio del comune di Ragusa” da parte della societa’ Irminio srl. Il progetto prevede, a poca distanza dal Castello di Donnafugata, lo sbancamento dell’attuale area agricola con dimensioni complessive di 25.000 mq pari a 3 campi di calcio.
Ma secondo l’art 27 del Piano Pesaggistico, non è possibile “effettuare movimenti di terra e le trasformazioni dei caratteri morfologici e paesistici dei versanti anche ai fini del mantenimento dell’equilibrio idrogeologico”.
Inoltre il vincolo ambientale-paesaggistico si palesa operante anche con riferimento alle opere realizzate nel sottosuolo quali sono quelle delle trivellazioni ( sentenza Consiglio di Stato Sez. V n.3059 dell’11 luglio 2016 ).
Proprio a causa di queste incompatibilità – afferma Claudio Conti presidente del circolo il Carrubo di Legambiente – l’Eni ha fatto ricorso al TAR di Catania chiedendo l’annullamento del Piano Paesaggistico di Ragusa in relazione alla trivellazioni di un pozzo lungo la S.S. Ragusa-Modica, avverso il quale è stato espresso un parere negativo. Questo pozzo risulta localizzato nel paesaggio locale 7d, con limitazioni identiche al paesaggio locale dove la società Irminio vorrebbe trivellare due pozzi in c.da Carnesala.
Ciò conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, che in area tutelata non si può trivellare. Ma le norme del Piano Paesaggistico possono non essere sufficienti, per questo vanno rafforzate con le norme del PRG comunale. A questo proposito farebbe bene l’A.C. di Ragusa a cogliere al volo questa situazione favorevole ed approvare e portare in consiglio comunale in tempi strettissimi una nuova variante dell’art. 48 del PRG, introducendo il divieto di movimenti terra e di trasformazioni dei caratteri morfologici del territorio. Un’amministrazione comunale che si professa No Triv non solo lo afferma, ma lo pratica attraverso atti amministrativi.
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