CONSULTE VISTE COME OPPORTUNITA’ DI CRESCITA E INTEGRAZIONE

 Al Sig. Sindaco , Al Presidente del Consiglio, Ai Consiglieri del Comune di Santa Croce Camerina Lettera Aperta ai nostri amministratori:

La Legge Reg. Sicilia11 aprile 2011 art. 12 prevede che “I comuni nel cui territorio siano presenti comunità di cittadini residenti provenienti da paesi non appartenenti all’Unione europea, istituiscono e disciplinano con regolamento la Consulta dei cittadini migranti. A tal fine i comuni adeguano i propri statuti alle disposizioni di cui al presente articolo entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. In caso di inosservanza l’Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica provvede in via sostitutiva” Noi, qui , a S.Croce aspetteremo l’ass.re o ci daremo una mossa ? Credo che oggi più che mai ce ne sia la reale necessità di dialogare e interpellare i rappresentanti delle comunità insediate a S.Croce. La Consulta per l’Integrazione dei Cittadini Stranieri vuole essere rappresentativa delle realtà che si occupano di immigrazione nel nostro paese, con particolare attenzione alla partecipazione delle comunità straniere, promuove i diritti e l’accoglienza delle persone straniere favorendone l’accesso ai servizi sociali, sanitari ed educativi. Come nel resto d’Italia e in Europa, l’immigrazione è ormai anche nella nostra città un fenomeno che tende sempre più ad assumere carattere di stabilità. I ricongiungimenti familiari e la presenza dei bambini nelle scuole rafforzano la visibilità e la stabilità della presenza straniera. Mentre da un lato l’integrazione economica della forza lavoro nel tessuto produttivo locale procede in maniera soddisfacente, gli stranieri extracomunitari non hanno finora goduto di nessun tipo di rappresentanza politica. Con la creazione della Consulta comunale delle cittadine e dei cittadini stranieri ed apolidi residenti a Santa Croce Camerina, l’amministrazione cittadina deve cercare di colmare questo deficit nei limiti della legislazione attuale, che non consente il diritto di voto ai cittadini di un paese che non è membro dell’Unione europea.

La Consulta è quindi un organo “consultivo” nato per dare una forma ufficiale di rappresentanza ai cittadini a alle cittadine stranieri residenti nel Comune ed in possesso di un regolare titolo di soggiorno.

La Consulta deve essere un organo capace di favorire la partecipazione democratica delle cittadine e dei cittadini immigrati extracomunitari ed apolidi e di rappresentarli nei confronti dell’Amministrazione Comunale.

La Consulta deve creare un dialogo, in forme riconosciute e costruttive, un ponte fra i bisogni e le aspettative dei cittadini stranieri ed i bisogni e le aspettative della cittadinanza in generale ed essere quindi punto di riferimento ed interlocutore riconosciuto e stabile con l’ente locale.

La Consulta ha un’ampia serie di funzioni e un proprio piano di lavoro, definiti in base alle disposizioni del regolamento. Il presidente, eletto fra i membri della Consulta stessa, potrà chiedere di partecipare, con diritto di parola, alle sedute delle commissioni consiliari del Comune e allo stesso Consiglio comunale. Nelle riunioni, il presidente parlerà a nome della Consulta, facendosi portavoce delle problematiche che interessano i concittadini stranieri e ricercando soluzioni costruttive con la collaborazione delle istituzioni cittadine. Di fatto, la Consulta andrà ad incidere sulle stesse problematiche che riguardano la vita di tutti i cittadini di Santa Croce Camerina, in quanto i temi del lavoro, della sanità, della casa, della scuola, dei trasporti pubblici, dell’ambiente urbano, della sicurezza , non sono “riservati” ai cittadini italiani, ma interessano ovviamente tutti coloro che nella città abitano. Oltre a richiedere l’intervento degli organi che governano la città, la Consulta potrà in prima persona farsi promotrice di iniziative e progetti miranti a facilitare l’integrazione dei cittadini e delle cittadine stranieri/e, anche per segnalare, prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione a loro danno. Dato che uno dei maggiori problemi che gli immigrati devono affrontare riguarda la mancanza di informazioni sulle opportunità (di formazione, di lavoro, abitative, etc.) che il luogo di inserimento offre, la Consulta potrà promuovere iniziative in questo senso, per aumentare la conoscenza e il grado di fruizione dei servizi pubblici locali da parte dei nuovi cittadini. Il fenomeno migratorio, infine, riguarda non solo i migranti in quanto tali, ma anche la società di accoglienza: i compiti e le facoltà della Consulta comprendono infatti anche la diffusione di informazioni sul mondo dell’immigrazione diretti a tutti/e gli/le abitanti della città. La Consulta sarà così anche uno strumento per integrare nella vita della città il mondo dell’immigrazione: in questo senso, essa potrà anche lanciare iniziative per far conoscere e valorizzare le culture delle diverse nazionalità che vivono in città, presentando la loro storia, le loro tradizioni ed i loro valori, in un’ottica di integrazione attiva e di scambio costante con la realtà cittadina. Auspico che nel giro di poco termine ci si adoperi per la modifica del Reg. Comunale per l’individuazione della Consulta dei Migranti che oggi oltre ad essere un obbligo legislativo, permetterebbe nella nostra realtà un’apertura di vedute e una reale integrazione tale da portare solo benefici alla nostra cittadina. I miei Saluti

Vitaliano Pollari Segretario Cittadino di Sinistra Ecologia e Liberta’ S.Croce

 

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